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Inaugurazione mostra origami sabato 18 febbraio, ore 18.00 presso la sede dell’associazione Rrose Sèlavy in via Ripagrande 46

Articolo pubblicato il 14 Febbraio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da associazione Rrose Sèla

” Paolo Bascetta è un matematico. E i matematici, si sa, vedono intrecci di numeri e di forme geometriche con l’occhio della mente. (…)
… l’evoluzione dei suoi lavori non va soltanto nella direzione della piegatura della carta, bensì si inoltra anche in discipline, distanti e affini allo stesso tempo, quali il graphic design e la scultura astratta.”
Ramin Razani *

Rrose Sèlavy espone una selezione di modelli origami prettamente geometrici, quasi tutti modulari, cioè ricavati da quadrati o rettangoli di carta piegati secondo uno schema e che assemblati ad incastro, rigorosamente senza colla, formano composizioni geometriche bidimensionali o tridimensionale. L’autore, Paolo Bascetta molto conosciuto nell’ambito origamistico per avere inventato alcuni modelli diventati ormai dei classici, continua la sua ricerca giocando con le forme che più lo affascinano: triangoli, pentagoni, esagoni, cubi, prismi e poliedri per creare forme nuove, astratte, eleganti, mai banali.

Un’eleganza che si ritrova nelle sequenze di pieghe necessarie per ottenerli, nella scelta dei colori della carta, nella proporzione dell’oggetto finito. Le invenzioni di carta di Paolo Bascetta ricordano i dettagli dei cristalli, i movimenti delle cellule, le composizioni chimiche, la bellezza della Natura che non si vede, e la particolarità di quest’arte è la possibilità di poterla riprodurre e condividere attraverso i diagrammi delle piegature che Paolo Bascetta ha pubblicato nel suo ultimo libro.
G.M.

* prefazione di Ramin Razani in “Bascetta. Arte in piega” edizioni Sigem, Modena, 2016 – in vendita presso Rrose Sèlavy


la mostra sarà visitabile dal 18 febbraio al 24 marzo 2017
mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 15,30 alle 19.00
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani