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Da: Hera

A Ecomondo il Gruppo Hera ospita una mostra degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze: 10 ritratti di personaggi famosi, assemblati con scarti industriali. È il frutto della collaborazione con la società toscana Waste Recycling, recentemente acquisita da Herambiente, che ha collaborato anche per l’allestimento dello stand, interamente arredato con materiali di recupero.

Non solo energia dai rifiuti, ma anche opere d’arte
Allo stand del Gruppo Hera, presso la fiera riminese Ecomondo, i rifiuti prendono nuova vita e si trasformano in ritratti di personaggi famosi, oltre che in elementi d’arredo come tavolini e divani. È così che la multiutility interpreta il tema della manifestazione, dedicata quest’anno all’economia circolare, avvalendosi della collaborazione della società toscana Waste Recycling, acquisita da Herambiente a fine 2015 e attiva nello smaltimento di rifiuti industriali.
L’intero stand, situato al padiglione C1, è stato realizzato con materiale di recupero e al suo interno trova posto una mostra speciale, con 10 quadri realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Sono i ragazzi che partecipano all’Officina Scart, progetto attivato con l’Accademia da Waste Recycling, che organizza in azienda laboratori formativi sull’uso artistico degli scarti di lavorazione.
La mostra è stata inaugurata oggi da Presidente e Amministratore Delegato di Herambiente, Filippo Brandolini e Claudio Galli, l’Amministratore Delegato di Waste Recycling Maurizio Giani, alla presenza del Ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti, dell’Assessore Regionale alle Politiche Ambientali Paola Gazzolo e dei Sindaci di Santacroce sull’Arno, Giulia Deidda, e di Castelfranco di Sotto, Gabriele Toti.

Da Frida Kahlo a David Bowie: i ritratti ‘rigenerati’
I quadri in mostra allo stand del Gruppo Hera ritraggono personaggi famosi, raffigurati grazie a materiali di recupero e rifiuti di ogni genere assemblati in maniera creativa. È così possibile apprezzare una Santa Madre Teresa di Calcutta realizzata da Gregorio Maria Mattei con stoffe e tendaggi, giocattoli, cavi elettrici, guanti monouso e materiale da imballaggio. Oppure un Federico Fellini, di Ignazio Giordano, che ha preso forma da scarti di pelle e plastica, cartavetrata, fil di ferro e perline di madreperla. C’è poi una straordinaria Marylin Monroe che Antonella Prasse ha ritratto con perline, pietre e bottoni vari; e ancora il Luciano Pavarotti di Arianna Tosi, un Lucio Dalla di Federico Niccolai, Muhammad Ali di Stefania Venuti, Nelson Mandela di Valentina Perini, Amy Winehouse di Beatrice Beneforti, David Bowie di Giulia Gigli e Frida Kahlo di Olimpia Bogazzi.

Uno stand dove si recupera tutto
Ma non c’è solo la mostra da ammirare presso lo spazio del Gruppo Hera a Ecomondo. La collaborazione con Waste Recycling, infatti, ha portato la multiutility a ripensare l’intero stand: oltre 300 metri quadri in cui tutto l’arredo arriva da materiali di scarto. Per esempio, il pavimento è in legno di recupero e l’elemento predominante che declina il logo di Hera nei suoi tre colori è stato realizzato con coperchi e pezzi di metallo insieme a marmitte di autovetture. Ci sono poi anche elementi d’arredo, tra cui tavolini e divanetti, realizzati recuperando vecchi cassonetti, tubi di scappamento e molto altro.

Grazie a Hera anche gli studenti di Bologna potranno partecipare al progetto Scart
Per volontà dello stesso Gruppo Hera, il progetto Scart rientrerà nell’offerta formativa anche dell’Accademia di Belle Arti di Bologna: una grande opportunità per far dialogare territorio e impresa, arte e design, rispetto per l’ambiente e formazione universitaria.
Grazie alla convenzione firmata a fine ottobre 2016 tra l’istituzione bolognese, Waste Recycling e il Comune di Santa Croce sull’Arno (Pisa), infatti, le porte dell’Officina Scart dell’azienda toscana si apriranno anche ai giovani artisti bolognesi. Come i loro coetanei toscani, anche gli studenti bolognesi, sotto la guida del loro tutor universitario, potranno quindi partecipare a workshop per la realizzazione di opere d’arte e di design partendo come materia prima solo ed esclusivamente dai rifiuti industriali raccolti presso gli impianti di stoccaggio e selezione di Waste Recycling.

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