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Inaugurata a Palazzo Bellini la mostra “Frammenti di realtà” di Lello Cestari e Guglielmo Darbo

Articolo pubblicato il 22 Marzo 2014, Scritto da COMUNE DI COMACCHIO

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Inaugurando a Palazzo Bellini la mostra “Frammenti di realtà” di Lello Cestari e Guglielmo Darbo, questa mattina il Sindaco Marco Fabbri, dopo aver ringraziato “gli artisti e l’Ascom, che ha creduto nel percorso con cui si apre una primavera non stop di iniziative per tutti”, ha congiuntamente elogiato i tanti volontari comacchiesi, impegnati come ciceroni, nelle giornate del FAI di Primavera. L’Assessore alla Cultura Alice Carli ha esteso i ringraziamenti a Massimo Cestari per aver condiviso con l’Amministrazione Comunale gli intensi lavori preparatori di allestimento della mostra, visitabile con ingresso gratuito sino al 27 aprile prossimo. “Sono felicissima di ospitare Lello e Guglielmo, due artisti del territorio del delta, – ha commentato l’assessore Carli – e auspico che il percorso intrapreso possa durare e consolidarsi nel tempo.” Presenti all’inaugurazione anche il Vice Sindaco Denis Fantinuoli, l’Assessore al turismo Sergio Provasi, l’Assessore provinciale Davide Bellotti, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Comacchio Luca Nozza, il Comandante del N.O.R.M. di Comacchio, Tenente Andrea Coppi, il funzionario ed il presidente dell’Ascom Dario Rondina e Gianfranco Vitali, oltre ad un pubblico numeroso. Laura Ruffoni, funzionaria del Servizio Cultura ha descritto il percorso espositivo, sottolineando che “ l’attenzione verso i particolari, i frammenti della realtà e l’atmosfera lirica sono gli aspetti che accomunano due artisti profondamente diversi tra loro.” La mostra persegue anche l’obiettivo di allacciare “un dialogo piacevolissimo ed inedito tra pittori dallo stile opposto – come ha precisato Ruffoni – l’uno, Darbo, informale, capace di creare geografie interiori e parziali della realtà rielaborata e l’altro, Lello, iper realista virtuoso, un fiammingo moderno, che attraverso la luce mette a fuoco un particolare, dando forma alla realtà circostante.” All’inaugurazione erano presenti anche gli artisti, che hanno ringraziato l’Amministrazione Comunale per gli spazi espositivi e per l’opportunità loro concessa.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani