Il 23 Gennaio 2014 ricorre il primo anniversario della morte della “Signora Ronchi”. Con questo nome, che metteva in secondo piano il titolo professionale in favore di un epiteto solo apparentemente generico, in realtà riconoscimento di eccellenza culturale e umana, era chiamata la professoressa Maria Teresa Travagli Ronchi nei molti anni di insegnamento al Liceo “Ariosto”, e come “Signora Ronchi” è rimasta, io credo, nel ricordo e nel cuore di quanti l’hanno conosciuta.
Una duplice passione ha animato la sua attività didattica, quella per la cultura classica di cui metteva in luce la profondità e l’attualità e quella per l’impegno civile e politico, che si esercitava non solo nel dialogo con gli studenti, ma anche nell’attività pubblica (aveva infatti ricoperto la carica di assessore alla cultura per alcuni anni presso il Comune di Ferrara). Credeva profondamente nella scuola come mezzo di promozione civile e culturale, per questo era rigorosa nel riconoscere o negare i meriti in base a qualità e impegno; credeva nella forza delle istituzioni e vedeva negli storici antichi, particolarmente in quelli greci, un modello illuminante di lettura della realtà sociale e politica del proprio tempo, un laboratorio di conoscenze per ogni tempo.
La “curiositas” era certo una caratteristica saliente della sua personalità e la portava a sperimentare nuovi percorsi sia nell’insegnamento, ove aveva offerto un contributo importante alla nascita della sperimentazione autonoma del Liceo, sia nell’allargare lo sguardo a campi del sapere diversi: cinema, teatro, letterature moderne.
La varietà delle sue letture e dei suoi interessi la trasferiva poi nella scuola in un dialogo con gli studenti vivace, vigoroso, mai incline al compiacimento personale, bensì animato dal desiderio di crescere giovani generazioni aperte a nuove esperienze e capaci di affrontare le difficoltà.
Chi ha avuto la fortuna di averla come insegnante o come collega non può dimenticare la forza del messaggio di onestà intellettuale che ci ha lasciato e il suo coraggio nell’affrontare i cambiamenti che le stagioni della vita impongono.
Consapevoli di quanto grande sia stato per Teresa l’amore per il suo lavoro e per il Liceo Ariosto, il marito e i figli Chiara e Alberto hanno voluto ricordarla con un gesto di grande generosità e si sono offerti di sostenere l’onere economico di una borsa di studio in favore di uno studente meritevole del Liceo Ariosto. Tra i premi che annualmente vengono assegnati ai migliori studenti dei vari indirizzi, quello dedicato al Liceo classico si chiamerà “Premio Maria Teresa Ronchi”. Così ancora il nome e il ricordo di una “alma magistra” risuonerà tra le pareti della sua e nostra scuola.
Daniela Igliozzi
Vicepreside del Liceo “L. Ariosto”
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it