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Ferrara film corto festival

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Un bizzarro gioco di riflessi e ombre ti sorprende al sole: i sostegni in travertino bianco si stagliano scuri sul cotto rosso, ombreggiandosi tra loro di taglio; l’ondulato movimento dell’acqua si riflette sul tutto, schiarendo a tratti le ombre. C’è movimento sui muri del Castello…

In foto: decorazioni in travertino di uno dei balconi del Castello Estense di Ferrara. La costruzione della fortezza cominciò il 29 settembre del 1385 e i lavori vennero affidati all’ingegnere di corte Bartolino da Novara. Era il giorno di San Michele ed al nome del santo arcangelo fu dedicato il futuro Castello. Con Ercole I d’Este ed Eleonora si operano molte nuove decorazioni, sia in esterno che in interno, ma soprattutto si realizzano importanti ampliamenti e trasformazioni lungo la direttrice che dal vecchio palazzo giunge alle sale vicine alla torre dei Leoni. Alfonso I che proseguì l’opera di ristrutturazione del castello-palazzo intrapresa dal padre e supportata dall’architetto di corte Biagio Rossetti. Successivamente, il figlio Ercole II seppe con raffinatezza e sensibilità proseguire l’opera di abbellimento del Castello già fortemente caratterizzato dal padre.


Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it