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Imparare giocando: gli alunni della scuola Tumiati pionieri di “Vegetables”, il gioco di carte delle “Olimpiadi” di Londra

Articolo pubblicato il 5 Febbraio 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Istituto Comprensivo Perlasca

Giocando s’impara. E VEGEtables è un gioco di carte nuovo e divertente, a cui non si può resistere. Provare per credere.
VEGEtables è l’unico gioco nato in Italia che sia diventato disciplina ufficiale del Mind Sports Olympiad di Londra. L’inventore è il ferrarese Daniele Ferri, che si dichiara affetto da “ludopatia”:
VEGEtables nasce dalla sua passione per i giochi di carte, di quelli “classici” come il Bridge, che “mettono alla prova le capacità di calcolo, di memoria e di analisi della situazione corrente”.
E proprio grazie a queste sue caratteristiche VEGEtables esordisce nelle scuole: gli alunni delle primarie Tumiati e Mosti sono i primi a sperimentare questa avventura tra gioco e apprendimento. Una proposta dell’insegnante Simonetta Travagli, accolta dal preside dell’Istituto Comprensivo Perlasca, Stefano Gargioni, per la sua originalità educativa.
Gli alunni della scuola Tumiati sono i pionieri di VEGEtables: da fine gennaio stanno prendendo confidenza con le “strane” carte, suddivise per colore e raffiguranti vari tipi di verdure, come suggerisce il termine inglese “vegetables”. Ed ecco come bambini dai sette ai dieci anni – dopo due soli incontri di un’ora a scuola – si sono già appassionati a giocare con il “pozzo”, il “campo”, il “terreno”. I piccoli giocatori potranno poi mettersi alla prova nel torneo ospitato il prossimo 27 febbraio (dalle 14.30-18) alla Fiera di Ferrara, in occasione della manifestazione intitolata “Liberamente”. Ad aprile il progetto coinvolgerà invece due classi della scuola Mosti.
VEGEtables è un gioco strategico: i ragazzi devono capire le meccaniche di blocco, valutare la “forza” (o la “debolezza”) delle carte ricevute e osservare attentamente come giocheranno gli avversari, così da impostare la propria partita con un approccio strategico molto analogo agli scacchi, ma più semplice. Questo gioco stimola quindi i ragazzi a concentrarsi: non è possibile giocare a caso, ma occorre cercare la strategia vincente partita dopo partita.
Più delle illustrazioni sulle carte, ciò che contano sono i numeri: le sequenze che allenano il calcolo aritmetico. Un modo di apprendere di notevole valore educativo: i bambini affinano abilità e imparano senza “accorgersene”. E soprattutto divertendosi.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani