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IMMAGINARIO
Un chiostro, due mondi.
La foto di oggi…

Articolo pubblicato il 24 Giugno 2015, Scritto da Giorgia Mazzotti

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Un chiostro, due mondi. C’è quello notturno e quello diurno. Il chiostro è quello dell’antica chiesa di San Paolo, a Ferrara nel vicolo Boccaleone che porta dritto dai ciottoli del vicolo Capo delle Volte fino alla piazza Municipale. Di giorno è sede indaffarata e sobria degli uffici comunali che ospita, con il via vai serio di persone che si rivolgono al Servizio delle attività produttive, a quello delle Politiche giovanili, allo Sportello unico. Di notte il portone si può spalancare e, dentro, il porticato si illumina di candele e lanterne, con ragazzi che chiacchierano e mangiano e stanno bene, tavolate e tavolini fin dentro il cortiletto attorno al pozzo. Buona metamorfosi!

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Chiostro di San Paolo, a Ferrara, il porticato di notte
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Chiostro di San Paolo, il porticato di giorno
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Portone spalancato per la vita notturna del Chiostro a Ferrara
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Portone d’ingresso agli uffici nel Chiostro di San Paolo di giorno
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Tavolini vicino al pozzo del chiostro in versione notturna
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Il pozzo al centro del chiostro in orario diurno

OGGI – IMMAGINARIO FOTOGRAFIA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani