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“Lo storione del Po e il caviale ferrarese”: per vedere e sapere qualcosa di più di questo pesce favoloso e di un cibo della corte ducale, riportato sul piatto solo da pochissimo, c’è la mostra-studio allestita all’interno del Salone delle sagre-Misen. Oggi, domenica 12 aprile, alle 11, la presentazione della mostra e del “Progetto storione” promosso da Slow Food. Lo storione, anche se di allevamento, torna infatti a far parlare di sé, grazie ad un progetto gastronomico di Slow Food e a una ricerca che ha permesso alla cuoca Cristina Maresi di recuperare e riproporre la ricetta storica del caviale ferrarese.

Interventi di Daniele Biancardi (associazione Bondeno cultura), Valentino Nizzo (Soprintendenza archeologia Emilia-Romagna), Roberto Roda (Centro etnografico ferrarese), Simone Bergamini, Lara Dal Fiume, Giulia Osti e  Margherita Pirani (Gruppo di ricerca Storion Land), Stefano Tassi (Slow Food).

L’esposizione, promossa dall’associazione Bondeno cultura, Gruppo archeologico di Bondeno e Comune di Bondeno, è curata dal Centro Etnografico del Comune di Ferrara con la collaborazione di Soprintendenza archeologia Emilia-Romagna, Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie dell’Università di Ferrara e Slow Food.

Questa mattina al Salone delle sagre, FerraraFiera, via della Fiera 11. Ingresso a pagamento.

OGGI – IMMAGINARIO DEL GUSTO

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Storione del Po protagonista di una mostra-studio alla Fiera di Ferrara (foto da Il giornale del Po)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it

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