Skip to main content

IMMAGINARIO
Pagine di medici e cittadini ferraresi nelle Grandi guerre.
La foto di oggi…

Tempo di lettura: 2 minuti

La freschezza di un fiore, la fiamma di una candela e pagine di vita per commemorare i caduti delle guerre…

Mercoledì 4 novembre alle 16.30 a Palazzo Roverella (corso Giovecca, 47) avrà luogo la presentazione in anteprima nazionale del nuovo libro dell’Associazione De Humanitate Sanctae Annae dal titolo “Il silenzio e la cura. Vite di medici e cittadini ferraresi nelle Grandi Guerre del Novecento“.

Pagine preziose che narrano di Ferrara, dei nostri nonni, dei nostri padri e della costruzione di una nazione, l’Italia, con la sua fragilità e con le sue ambizioni: un cantiere immenso e ribollente, in cui accorrono a lavorare medici e crocerossine, ingegneri e soldati, muratori e carpentieri, aviatori e marinai, contadini divenuti scalatori e ufficiali, prigionieri e carcerieri, politici e profeti, operaie e maestre d’infanzia, sacerdoti e peccatori, poeti e sentinelle insonni, nobildonne e madri in dolente attesa, artisti e inventori geniali. Storie sepolte, personaggi affascinanti dalla “città pentagona”: da Audrey Collett Delfini che a Sabbioncello San Vittore salvò intere famiglie dai rastrellamenti della Wehrmacht, all’avvocato Ivo Pesaro caduto in battaglia da eroe il 27 maggio 1917; dal nostro concittadino Antonio Sturla, cinereporter di guerra, a Guido Aronne Mendes, un ebreo in grigioverde; dalla lotta alla tubercolosi del dottor Armando Ciaccia tra le due guerre, fino ai toccanti ricordi del dottor Carlo Alberto Alvisi (tra cui un’inedita testimonianza sulla “lunga notte del ‘43”).
La presentazione de Il silenzio e la cura verrà accompagnata dalle musiche d’organo di J. S. Bach (a cura del Maestro Luigi Locatelli) e dai canti più noti composti dai soldati italiani in guerra (a cura dell’Accademia Corale Vittore Veneziani, diretta dal Maestro Maria Elena Mazzella).

L’opera di valore e complessità eccezionali, è l’unica pubblicazione ferrarese rientrante nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del consiglio dei ministri: 440 pagine, 36 autori, 43 contributi, 64 immagini rare o inedite, 19 patrocinatori tra i quali il Comune di Ferrara, l’Università degli studi di Ferrara e il Circolo dei negozianti-Roverella.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)