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IMMAGINARIO
Odori in mostra.
La foto di oggi…

Articolo pubblicato il 15 Luglio 2015, Scritto da Giorgia Mazzotti

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Annusare le essenze, sbirciare nelle serre, passeggiare. Dà l’occasione di fare tutto questo la visita guidata in programma all’Orto botanico di Ferrara. Un piccolo tour mirato a guardare e odorare le piante da cui si ricavano le essenze per i profumi. Perché l’orto è tappa della mostra “Stazioni olfattive”. L’esposizione è dedicata ai profumi, alla loro storia, ma anche alla possibilità di crearli. E’ allestita dentro a palazzo Turchi di Bagno, il portone di fronte a quello di palazzo dei Diamanti, che è poi una sede del Sistema museale di ateneo di Ferrara. Da qui si entra anche nell’Orto botanico universitario (normalmente accessibile da corso Porta Mare).

“Stazioni olfattive” è visitabile fino a domenica 19 luglio 2015, da lunedì a domenica ore 10-18, venerdì ore 10-17 a Palazzo Turchi Di Bagno, corso Ercole I d’Este 32, Ferrara. Ingresso libero.

OGGI – IMMAGINARIO EVENTI

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I vasi delle “stazioni olfattive” (foto Giorgia Mazzotti)
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Il famoso “naso” Pierre Bourdon a Palazzo Turchi di Bagno, a Ferrara
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Arancio amaro che apre il percorso tra le essenze del giardino (foto Giorgia Mazzotti)
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Orto botanico universitario (foto Giorgia Mazzotti)
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Sentiero nell’Orto botanico (foto Giorgia Mazzotti)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani