C’è un teatro nascosto, a Ferrara. Si trova all’interno della principale biblioteca comunale, ma normalmente non è visitabile. Lo sarà domani, giovedì 23 aprile, giorno di San Giorgio, che per la città estense è il patrono e, a livello mondiale, è giorno di promozione della lettura e della conoscenza. Il teatro è quello anatomico: uno spazio dove – qualche secolo fa – la dissezione di un corpo si trasformava in strumento di divulgazione scientifica. Una stanza fatta ad anfiteatro, con tante panche disposte a cerchio intorno a un tavolo sul quale si fa lo studio. In questo modo la base di conoscenza medica e scientifica può essere osservata da studenti ed esperti. Il primo teatro anatomico stabile viene realizzato non molto lontano da qui, all’Università di Padova, negli ultimi anni del Cinquecento (1594). Ferrara ne ha uno, che è tra i più antichi d’Italia. Costruito nel 1731 al piano terra di palazzo Paradiso, all’epoca sede universitaria. La pianta del teatro anatomico ferrarese è ottagonale, illuminata da quattro grandi finestre e con quattro entrate separate per studenti, prof e cadavere. Una soluzione architettonica innovativa che mette insieme – si legge sul portale turistico Ferrara terra e acqua – “i noti teatri di Padova (ovale e senza luce) e quello di Bologna (quadrato e con un solo ingresso) e ne rimuove i principali difetti”.
Domani sarà possibile visitare il Teatro anatomico in biblioteca Ariostea, aperta ore 9-19, in via Scienze 17, Ferrara.
OGGI – IMMAGINARIO MONUMENTI
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Giorgia Mazzotti
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