Skip to main content

IMMAGINARIO
Messaggi in vetrina.
La foto di oggi…

Tempo di lettura: 2 minuti

Vetrine nuove e antiche come strumento di comunicazione commerciale e urbana: di questo si parlerà oggi in biblioteca. Si parte da uno studio sulle botteghe tradizionali di Palma di Maiorca per arrivare fino ad ora e qui, a Ferrara e dintorni, con i nuovi fenomeni di vetrine viventi o multi mediali. Conversazione a cura di Roberto Roda, Centro etnografico ferrarese, pioniere negli studi sulla comunicazione commerciale negli anni Ottanta, quando fa conoscere in Italia il lavoro di Gual e Mulet sulle botteghe tradizionali catalane. Un viaggio nel tempo, dai primi anni del ’900 ad oggi, per capire come cambiano i messaggi. Alle 18 in Sala Agnelli, Biblioteca comunale Ariostea, via Scienze 17.

OGGI – IMMAGINARIO ETNOGRAFICO

manichini-viventi-vetrine
Manichini viventi: ragazze che posano in vetrina per pubblicizzare abiti e indumenti intimi
manichini-viventi
Manichini viventi: ragazze che posano in vetrina per pubblicizzare abiti e indumenti intimi (foto maggio 2014, ferraraitalia)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)