Mario Miegge se n’è andato. Non è retorica dire che a lasciarci è prima di tutto un grande uomo. Poi uno studioso attento, rigoroso, lucidissimo. Un vero Maestro per generazioni di studenti che hanno amato le sue lezioni, la sua passione, la dirittura intellettuale unita a una profonda umanità. Valdese, originario della Val Pellice, ha dedicato la sua vita all’insegnamento senza mai trascurare l’impegno civile. Per 40 anni ha trasmesso il suo sapere ai giovani. E’ unanimemente stimato fra i più eminenti storici delle religioni.
Guarda la conferenza di Mario Miegge – La “vita activa” nell’economia del disastro [qui]
tenuta il 17 febbraio 2012 a Brescia (organizzata dall’associazione ‘Ripensare il mondo’)
Mario Miegge ha insegnato all’Università di Ferrara Filosofia teoretica e Filosofia delle religioni. Nato ad Aosta nel 1932, ha compiuto gli studi secondari nel liceo valdese di Torre Pellice, in Piemonte. Dopo la laurea presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ha collaborato alla Storia antologica dei problemi filosofici diretta da Ugo Spirito, con il volume Religione (Firenze, Sansoni, 1965). Negli anni 1960 ha partecipato alla redazione dei Quaderni rossi, fondati da Raniero Panzieri. Negli anni 1970 ha collaborato ai corsi delle “150 ore”, organizzati dalla Federazione dei lavoratori metalmeccanici e da altri Sindacati nazionali. Per due legislature è stato consigliere comunale a Ferrara, eletto come indipendente nelle liste del Pci. Tra le sue pubblicazioni: Martin Lutero. La Riforma protestante e la nascita delle società moderne (“Libri di base”, Roma, Editori Riuniti, 1983); Il sogno del re di Babilonia (Milano, Feltrinelli, 1994); Che cos’è la coscienza storica? (Ivi, 2004); Capitalismo e modernità. Una lettura protestante (Torino, Claudiana, 2005); Vocazione e lavoro (Ivi, 2010).
Ci ha lasciati il 19 marzo 2014.
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Redazione di Periscopio
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