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IMMAGINARIO
Giudizio valpadano.
La foto di oggi…

Articolo pubblicato il 6 Marzo 2015, Scritto da Giorgia Mazzotti

Tempo di lettura: 2 minuti


Un Giudizio universale valpadano quello con cui Bastianino affresca l’abside del Duomo di Ferrara. È la sua versione tutta personale, carnale e un po’ nebulosa, del capolavoro di Michelangelo. Per ammirare l’opera – realizzata tra il 1577 e il 1581 – c’è oggi una speciale visita guidata, aperta a tutti in cattedrale. A raccontare il dipinto ci saranno lo storico dell’arte Andrea Emiliani, la direttrice della Pinacoteca cittadina Anna Stanzani e lo storico Gianni Venturi col direttore della Nuova Ferrara, Stefano Scansani. Un modo per conoscere più da vicino il lavoro di questo artista ferrarese della “grande maniera” che è Sebastiano Filippi, detto appunto il Bastianino, a cui è dedicata la mostra “Lampi Sublimi” fino al 15 marzo in Pinacoteca. A cura di Nuova Ferrara, Pinacoteca nazionale e Arcidiocesi di Ferrara e Comacchio, in Duomo alle 18.30.

OGGI – IMMAGINARIO ARTE

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Il Giudizio universale dipinto da Bastianino nel catino absidale del Duomo di Ferrara

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani