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IMMAGINARIO
Gioiello floreale.
La foto di oggi

Tempo di lettura: 2 minuti

Il villino stile Liberty di Viale Cavour, il gioiello che arricchisce e trasforma il tratto di strada grigio e triste che dalla stazione porta cittadini e turisti ai piedi del Castello Estense, è Monumento nazionale, ma non c’è nessuna targa che riporti la dichiarazione di bene storico culturale. Ovvero, c’è un cartello scritto a mano, in bella calligrafia, con pennarello indelebile su un cartello di plastica gialla. Sarebbe bello invece che venisse ufficialmente riconosciuta e valorizzata, quella splendida villa con giardino che affascina il passante e il visitatore, portandone lontano l’immaginazione, facendolo sognare… e introducendolo con garbo verso il centro storico della città.

OGGI – IMMAGINARIO MONUMENTO STORICO E CULTURALE

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Segnale di Monumento nazionale scritto a mano
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L’entrata a Corbeille floreale

TESTO DEL SEGNALE – “Segnale di Monumento Nazionale. Questo villino della Belle Époque (1902), voluto dal floricoltore Ferdinando Melchiori con estrosa entrata a Corbeille floreale e sobrie decorazioni di motivi è opera grande di insigni ferraresi ing. Ciro Contini architetto, prof. Arrigo Minerbi scultore e Augusto de’ Paoli, artista del ferro battuto. “Per la sua rara e originale espressione in stile Liberty floreale, per la sua rara e originale espressione in stile Liberty floreale è ritenuto un simbolo delle versioni nostrane dell’Art Nouveau” (Bruno Zevi) e, come tale, dichiarato bene storico e culturale e vincolato alle Belle Arti.”
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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)