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Chi va a Comacchio o ai lidi estensi la vede spesso esibita come un trofeo: alle pareti di negozi, bar, alberghi. Lei è Sophia Loren, la diva italiana forse più famosa nel mondo, che qui non solo ci è venuta ma ha recitato e girato in mezzo a tutto quello che c’è di più caratteristico delle valli del Delta: anguille, laguna, canneti. La Loren nel pieno della bellezza, tanto popolare e tanto icona del grande cinema italiano, immersa per sempre nel paesaggio delle valli di Comacchio. Bella allora l’idea di creare un evento per documentare questa immagine ricorrente, radicata e così qualificante. La mostra è curata da Andrea Samaritani e Stefania Marconi in occasione dei sessant’anni del film girato qui da Mario Soldati, “La donna del fiume”. In esposizione manifesti e locandine originali mai esposti prima, fotografie dell’epoca e le testimonianze di chi nel 1954 partecipò al film.

“La stella di Comacchio”, Palazzo Bellini, Via Agatopisto 5, Comacchio di Ferrara. Dal 28 agosto al 31 ottobre 2015, aperto da lunedì a sabato ore 9-12 e 15-18. Ingresso gratuito.

OGGI – IMMAGINARIO EVENTI

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Locandina della mostra “La stella di Comacchio” a cura di Andrea Samaritani e Stefania Marconi

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it