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IMMAGINARIO
Bar da vedere.
La foto di oggi…

Tempo di lettura: 2 minuti

Un bar e ristorante con un nome strano e una storia particolare: è il “381, storie da gustare” nel centro di Ferrara. Il numero è quello della legge che regolamenta le cooperative sociali e prevede l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Questo locale, infatti, nasce come luogo solidale e sociale dove accogliere e dare accoglienza, alimentare con cibo sano e biologico, ma anche con cultura, mostre, conversazioni in lingua (il sabato pomeriggio). Adesso c’è da vedere “Volti di donne”, 32 fotografie scattate tra Somalia, Zimbabwe, Myanmar, Congo, Etiopia, Pakistan, Sudan e Iraq, frutto del lavoro di alcuni tra i più importanti fotoreporter mondiali, come Sebastiao Salgado e Paolo Pellegrin. A cura della cooperativa Il Germoglio, in piazzetta Corelli 24, fino a sabato 10 gennaio, ore 11-15,30 e 18,30-22,30.

OGGI – IMMAGINARIO FOTOGRAFIA

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“Volti di donne” alle pareti del bar e ristorante di piazzetta Corelli, a Ferrara
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Mostra in collaborazione con Medici senza frontiere, Ied di Milano e Centro donna giustizia, Udi e Centro documentazione donna di Ferrara
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Un altro scorcio della mostra al bar e ristorante “381, storie da gustare”

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)