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Alberi monumentali cercansi. L’appello arriva dal Comune di Ferrara per tutti i cittadini e amanti del verde. Sul giornale online “Cronaca comune” vengono allegati dati e misure che possono trasformare alberi qualsiasi in monumenti viventi. Oltre i tre metri di circonferenza un ginkgo biloba comincia a essere memorabile, un acero dai due metri e mezzo in su, la quercia dopo i quattro. Ai Comuni spetta, infatti, il compito di fare il censimento di piante o gruppi boschivi di particolare rilievo. Sulla base delle proposte del Comune, sarà la Regione a mettere insieme, approvare e trasmettere l’elenco degli alberi monumentali al Corpo forestale. In città e provincia ci sono già alberi considerati monumenti. Ora non resta che alzare gli occhi e misurare i fusti, in caso di incontri con alberi ferraresi così speciali. Entro il 15 maggio. Informazioni e chiarimenti all’Ufficio Verde del Comune di Ferrara, via Marconi 37.

OGGI – IMMAGINARIO NATURA

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Un albero monumentale ferrarese: il frassino maggiore di Poggiorenatico (foto Ibc, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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informazioni e chiarimenti rivolgersi all’Ufficio Verde del Comune di Ferrara, via Marconi 37, telefono 0532-418878 – See more at: http://www.cronacacomune.it/notizie/25433/censimento-degli-alberi-monumentali-nel-territorio-italiano.html#sthash.ThkbPQTr.dpuf
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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it