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14 Febbraio 2014

Il trionfo di Matteo Renzi

Tempo di lettura: 3 minuti


da: Roberto Guerra

Tra poche ore Matteo Renzi corona la sua sfida impossibile, sarà il nuovo Presidente del Consiglio: ascesa strameritata perché dopo 20 anni di sindrome del berlusconismo, unico programma alternativo dell’ex sinistra cattocomunista…, ha cambiato radicalmente lo stile e i risultati sono arrivati: ha capito il ruolo dei media decisivi per la vittoria politica, mentre nell’ex sinistra sono ancora fermi ai persuasori occulti. Ha per la prima volta nella sinistra anche storica (nonostante gli sforzi dello stesso a suo tempo Berlinguer) tagliato il cordone ombelicale con certo DNA comunista e veterostalinista, riconoscendo le destre conservatrici come avversario politico da battere con la forza delle Idee e del consenso popolare e non nemico da eliminare in Siberia o con i PM… Non è colpa sua se il leader avversario è ancora Berlusconi, in democrazia sono i fatti numeri che contano, il consenso popolare ancora persistente e Berlusconi, quindi per forza democratica inevitabile interlocutore parlamentare e politico (PM o meno). Ha rilanciato il senso del futuro in Italia, fondamentale per qualunque svolta neoprogressista, oltre la disumanizzazione da automi del governo Monti e anche quello Letta-Alfini, oltre il solito nichilismo decadente dell’estrema sinistra.
Ora ha circa 6 mesi e un anno per concretizzare le sue promesse di innovazione, rottamazione necessaria della vecchia politica (politici del PD inclusi), salvare l’Italia dal default, dare un futuro alle nuove generazioni , altrimenti destinate a fuggire all’estero, nel Nord Europa ecc.
Il tempo è molto stretto, gli italiani o vedranno innovazioni concrete e le tasche più piene in pochi mesi o anche Renzi sarà un flop. In ogni caso, ora cronaca live, Lo stile globale però vincente di Matteo Renzi è proprio quello che manca a Ferrara, ostaggio attualmente di falsi renziani, ex regime cattocomunista riciclato, con le opposizioni più deboli di ogni corsa elettorale locale. Elezioni inutili le prossime locali, neppure si arriverà al ballottaggio. Anselmi persino amico personale di Tagliani e architetto… (un inciucio, bisogna rilanciare l’edilizia a Ferrara… e Malaguti e Balboni in… Regione), Grillini surrogati, piaccia o meno, nessuno certificato da Beppe Grillo, Tavolazzi troppo solitario e comunque settario per natura, il resto irrilevante o resti umanai del passato, i Pirati appena nati destinati all’avvenire.
Va da sé Renzi sia un esempio, dico lo Stile globale di cui prima del suo attuale trionfo, difficile negarlo credo questo, non per l’attuale palinsesto politichino ferrarese senza futuro, tutto da rottamare, ma per le nuove generazioni o per eventuali avanguardie culturali giovani o meno che siano (premesso che noi ci tiriamo fuori subito, siamo off topic per età e solo operativi altrove, largo ai giovani a Ferrara, molti in gamba e più di me esistono anche in ambito culturale) che ancora avranno voglia di impegnarsi criticamente per il Futuro di Ferrara.
Vale a dire, riassumendo: senso e visione globale del futuro e intelligenza mediatica, web incluso e soprattutto per gli anni a venire, il web non una mera macchina, elettrodomestico in più, ma nuova Mente collettiva, una Filosofia rivoluzionaria del nostro tempo: non secondario… la fine dell’ideologia, quindi la fine dell’attuale stampa condizionata, democrazia diretta con i ferraresi, rottamazione – come accennato – necessaria (e non lifting) con gran parte delle attuali classi dirigenti locali, non solo i politici. Largo ai giovani soprattutto. Uomini del Futuro, non automi o del secolo scorso. Cordiali Saluti.

RobyGuerra futurista

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