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Anche il Tecnopolo della nostra città si tinge di rosa e sarà protagonista della tappa ferrarese della manifestazione ciclistica più celebre d’Italia: infatti nella mattina di venerdì 18, tra le 11 e le 11.30 in piazza Trento Trieste nei pressi del palco, il prof. Michele Pinelli del Dipartimento di Ingegneria di Unife e Delegato del Rettore alla III Missione, sarà intervistato dalle referenti di EuropDirect sui progetti europei realizzati dai laboratori di ricerca del nostro Ateneo nell’ambito del POR FESR.
Queste sperimentazioni vedono coinvolti i laboratori del Tecnopolo di Ferrara su vari argomenti della Strategia di Specializzazione intelligente, tra cui ad esempio i temi di monitoraggio idrico, di decontaminazione delle acque, di valorizzazione degli scarti della filiera vitivinicola, solo per citarne alcuni.
L’intervista si svolgerà presso il Camper allestito ad hoc dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, per valorizzare l’Europa presente sui nostri territori e le azioni UE nel campo dello sport, della salute, dell’ambiente e della mobilità sostenibile.
Il prof. Pinelli presenterà la bici strumentata dagli studenti del corso di laurea in Ingegneria meccanica dell’Unife, come esempio di un processo di innovazione tecnologica che parte dalle aule universitarie: sono proprio le attività di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico il cuore del Tecnopolo di Ferrara, promosso dall’Università degli Studi di Ferrara e dal Comune di Ferrara e sostenuto per il tramite della Regione Emilia-Romagna dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Il Tecnopolo è il complesso di Laboratori di ricerca industriale e trasferimento tecnologico in cui le imprese, possono trovare competenze di ricerca e sperimentare nuove tecniche produttive, materiali più efficienti e prodotti innovativi. È uno dei punti della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, una rete di infrastrutture dislocate su tutto il territorio regionale.
Le interviste verranno trasmesse dalle pagine Facebook @europdirect.emiliar e @EuropDirectModena.

Perché l’ #UEalGiro ?
Perché lo sport è una parte essenziale della vita di milioni di europei, favorisce il benessere fisico e mentale ed ha funzione educativa e inclusiva. L’UE sostiene azioni specifiche per lo sport, compresa la lotta a razzismo e doping.
Perché pedalare e fare sport significa soprattutto salvaguardare la propria salute. Le politiche UE rafforzano la prevenzione sanitaria, la ricerca medica (8 miliardi di € in 7 anni), la sicurezza alimentare e stili di vita sani. E con la tessera sanitaria europea ogni cittadino ha diritto a un’assistenza medica in tutti i paesi UE.
Perché nell’anno europeo del patrimonio culturale il Giro d’Italia è innanzitutto un viaggio tra i mille “gioielli” che fanno del nostro Paese un tesoro a cielo aperto per la cultura e la civiltà europea. Molti di questi gioielli sono stati restaurati o valorizzati grazie a diversi finanziamenti UE.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it