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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Facendo seguito agli articoli apparsi sui quotidiani in data odierna sono manifestare la mia più totale contrarietà rispetto alla conversione degli ospedali di Comacchio, Bondeno, Cento e Argenta in Ospedali di Comunità. Confermo quanto sostenuto da due anni a questa parte rispetto alla pessima riorganizzazione della rete ospedaliera ferrarese, basata utilizzando il solo criterio del numero dei posti letto. Ciò ha causato delle scelte paradossali come quella dell’Ospedale San Camillo, che non garantiscono ai cittadini un’assistenza sanitaria pubblica accessibile, efficiente, efficace, di qualità e sicura. Non vogliamo difendere strenuamente il posto letto o l’ospedale sotto casa, ma sappiamo che non si può procedere con criteri prevalentemente ragionieristici, i quali finiranno per danneggiare tutta la rete ospedaliera provinciale. Il Nuovo Ospedale S.Camillo di Comacchio, inaugurato solo il 9 febbraio 2010 con un esborso di oltre 10 milioni di euro dei cittadini emiliano-romagnoli, al termine dei lavori di ristrutturazione, doveva veder ripristinate e rinnovate tutte le proprie attività sanitarie, di degenza ed ambulatoriali, previsioni, ad oggi, cancellate dalla riorganizzazione del 26 giugno 2013. Bisogna abbandonare la logica dei posti-letto come indice di qualità e anche l’ex Ministro della Salute Umberto Veronesi è recentemente intervenuto a sostegno di questa tesi affermando che “un ospedale efficiente deve avere non più di 400 posti letto”.

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