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da: Andrea Rossetti

In questi giorni sulla stampa abbiamo assistito alle “polemiche” sollevate dal mondo politico ed associativo, rispetto alla prossima già pianificata creazione della “Nuova Romea”, una strada che collegherà Cesena a San Giovanni di Ostellato, il tutto annunciato per voce della consigliera regionale Marcella Zappaterra, che poco dopo le razioni della politica locale dichiara che non avrebbe potuto immaginare di sollevare l’ennesimo polverone a Comacchio.
Colgo l’occasione dunque, visto che siamo tra le forze politiche non interpellate sull’argomento, per dire ciò che penso in merito a tutto questo.
Per prima cosa tengo a dire che era auspicabile che il polverone si sarebbe venuto a creare ed è inutile dunque cadere dalle nuvole, come ha fatto la consigliera regionale quando si stupisce delle reazioni del territorio, lo stesso territorio che conosce bene e sa che per tanti versi è stato storicamente escluso da molte delle politiche strategiche provinciali come accaduto per la sanità, cosa si aspettava? dei ringraziamenti?
Oggi Comacchio rimane ancora una volta “tagliata fuori”e non abbiamo neanche la ferrovia (di cui nessuno parla più)…. Ma visto che parliamo di nuove infrastrutture che inoltre vanno ad occupare parti di territorio vergine, come mai non si è deciso di sistemare e mettere in sicurezza la ss 309 Romea invece di farne una nuova e parallela in lunghezza d’aria? Tutti sanno che la stessa è la strada più pericolosa d’Italia è che servirebbe il rifacimento del manto stradale, la predisposizione di corsie di emergenza, di piazzole di sosta, il miglioramento della segnaletica stradale, l’eliminazione degli incroci a raso, servirebbe una soluzione alle code su ponte Albani (tanto discusso poi entrato nel dimenticatoio), ecc… sono interventi possibili in 2-3 anni e con spese molto contenute, ma nessuno si muove e si pensa piuttosto a creare collegamenti che che in realtà esistono già!? Qual è il senso logico di tutto questo visto che il risultato sarà l’esborso di denaro pubblico per la creazione di una nuova inutile opera che provochera oltre al resto anche la chiusura delle attività presenti sulla già esistente ss romea e la riduzione dell’afflusso turistico nel territorio? Si commette anche un errore quando si parla di alleggerimento del traffico di mezzi pesanti sulla strada statale in quanto i mezzi provenienti dall’est Europa che passano da Venezia percorreranno comunque lo stesso tragitto di oggi. Invito dunque chi di dovere a rivedere questo progetto che già prima di partire presenta già così tante lacune.
Il Segretario del Partito della Rifondazione Comunista Circolo A.Gramsci di Comacchio
Andrea Rossetti

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