Skip to main content

Il rischio di partorire in ambulanza

Articolo pubblicato il 28 Giugno 2014, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Emanuela Cioni

Una donna di origine marocchina residente a Gaggio Montano ieri ha dato alla luce una bambina al pronto soccorso di Vergato.
Secondo le più che affermate voci di paese la donna accompagnata dal personale del 118 da Gaggio all’ospedale Maggiore avrebbe durante il tragitto rischiato di partorire la secondo genita in ambulanza, ma ciò non è avvenuto perché la donna a Vergato in fase espulsiva è stata presa in carico dal personale il quale ha fatto nascere la bambina, secondariamente non avendo una termoculla presente in struttura è stata chiamata da Porretta un ambulanza che ha preso in carico madre e figlia e si è recata all’ospedale Maggiore.
Un trasporto come quello di ieri poteva essere evitato se a Porretta ci fosse stata ancora la sala parto.
Se l’azienda ci ha tolto il punto nascita deve garantirci la massima sicurezza nel trasporto delle future mamme.
Ieri fortunatamente tutto e’ andato per il meglio, grazie anche all’ottimo lavoro svolto dagli operatori del 118.
Il comitato lancia l’allarme sicurezza…
Chi decide sulla Sanità in Emilia Romagna? Chi la governa, e cioè Il Pd: un Partito che cestina le speranze dei suoi elettori mettendo a rischio la Salute e la Sicurezza delle persone per favorire il passaggio ai Privati della Sanità Pubblica.
Questa è la verità vera, e non quella che ci vorrebbero far credere.
Sono stati innumerevoli i tentativi di confrontarci con il nostro assessore alla Sanità Carlo Lusenti per chiarire un tema così importante come la sanità in montagna ma ancora oggi non abbiamo avuto risposte.
Oggi più che mai chiediamo di essere ricevuti nelle sedi istituzionali affinché quello successo ieri trovi in quelle sedi, tutte le sicurezze del caso, non ci si può appellare alla fortuna quando si parla di salute

Emanuela Cioni
Presiedente del Comitato per la Salvaguardia dell’ospedale di Porretta Terme

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani