IL REPORTAGE
Artisti ferraresi dicono no alla violenza sulle donne
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Abbiamo appena mandato la prima donna italiana nello spazio, ma l’Italia sembra ancora ben ancorata a un’immagine stereotipata della figura femminile e dei rapporti di genere. Oltre alle leggi, quello che serve è un cambiamento culturale che si ottiene smuovendo le coscienze con tutti i linguaggi che abbiamo a disposizione per suscitare una riflessione più duratura e toccare corde più profonde rispetto all’indignazione momentanea in occasione del 25 novembre.
Per questo fino al 6 dicembre nel Salone d’onore del Palazzo municipale sarà visitabile la mostra “Mozzafiato. Storie di ordinaria violenza”, curata dalla Galleria del Carbone nell’ambito del progetto “Violenza di genere e rete locale” promosso dal Comune di Ferrara in collaborazione con Centro donna giustizia, Movimento nonviolento e Centro di ascolto per uomini maltrattanti. “Mozzafiato” è una collettiva formata da una ventina di opere fra fotografie, acquerelli e olii su tela, attraverso le quali alcuni artisti ferraresi, tra cui Sima Shafti, Luca Zarattini, Alessandro Passerini e Laura Shlumper, hanno voluto esprimere il proprio impegno in questa battaglia culturale.
C’è poi chi per dare una testimonianza usa il proprio corpo e il linguaggio universale della danza: ecco allora l’idea di un flash mob, organizzato dalla coreografa e danzatrice Caterina Tavolini, ieri a partire dalle 18 in diversi punti del centro storico di Ferrara, dalla galleria Matteotti al sagrato del duomo a piazza Savonarola. Nella caotica frenesia quotidiana, sei movimenti lenti e silenziosi eseguiti da un gruppo di donne vestite di nero, ciascuna con qualcosa di rosso, per affermare la propria presenza, rifiutare questo presente e sperare in un futuro in cui finalmente non ci sia più bisogno del 25 novembre.
Infine la parola torna protagonista attraverso il teatro: l’appuntamento è per febbraio-marzo 2015 quando si terrà la nuova edizione de “I monologhi della Vagina”, spettacolo teatrale di beneficenza contro la violenza sulle donne, versione italiana del testo di Eve Ensler. Per gentile concessione degli organizzatori, pubblichiamo le riprese integrali della terza edizione, tenutasi alla Sala Estense di Ferrara lo scorso 8 Marzo. [vedi] Per rimanere aggiornati visitare il sito [vedi].
E per riflettere ancora, il 18 novembre alla Camera, alla presenza della presidente Laura Boldrini, è stato presentato “Rosa Shocking. Violenza, stereotipi…e altre questioni del genere”, un report realizzato da Intervita in collaborazione con Ipsos in cui si ricorda che, nonostante la nuova legge contro i femminicidi, ogni tre giorni in Italia una donna viene uccisa dal partner, dall’ex compagno o da un familiare. Ma in questa ricerca ci sono dati forse ancora più scioccanti: il 79% delle intervistate nel sondaggio Ipsos ritiene che se un uomo viene tradito è normale che possa diventare violento, il 77% che se ogni tanto gli uomini diventano violenti è per il troppo amore e il 78% che per evitare di subire violenza le donne non dovrebbero indossare abiti provocanti. Se, in aggiunta, ben il 61% delle donne ritiene che i panni sporchi si lavano in famiglia, come stupirsi che solo il 7,2% di chi subisce violenza denuncia l’accaduto?
È ben poco consolante che l’85% del campione ritenga che anche gli uomini debbano occuparsi delle faccende domestiche, quando per circa 1 uomo su 2 il matrimonio è “il sogno di tutte le donne”, per quasi 7 intervistati su 10 è più facile per una donna fare dei sacrifici e 1 intervistato su 3 ritiene che la maternità sia l’unica esperienza che consente ad una donna di realizzarsi completamente, senza contare che per quasi 6 italiani su 10 è pressoché normale utilizzare un bel corpo di donna a fini commerciali.
C’è ancora molto da fare.
Foto di Aldo Gessi
Altri articoli pubblicati da ferraraitalia sulla ricorrenza della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” 2014: alcuni dati [vedi], la celebrazione del 22 novembre a Ferrara [vedi], la testimonianza [vedi]
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Federica Pezzoli
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