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Il razzismo del web

Articolo pubblicato il 24 Luglio 2014, Scritto da Redazione di Periscopio

Tempo di lettura: < 1 minuto


di Carla Falzone

Rumeni bastardi, rumeni zingari, rumeni brutti. Ma anche: rumeni ubriachi, e “perché i rumeni vengono in Italia?” Sono queste le principali parole chiave suggerite da Google a chi cerca informazioni relative al popolo della Romania; i risultati sono frutto delle interrogazioni più frequenti formulate dagli utenti del web e delle associazioni semantiche definite da chi produce contenuti online.
Ma non basta. Il risultato ancora più agghiacciante è quello che si ottiene facendo la stessa indagine per immagini. Scrivendo “rumeno” (o “romeno”, i termini sono di fatto equivalenti) nel campo bianco del motore di ricerca più potente del mondo, nelle prime 15 pagine si ottengono quasi esclusivamente foto segnaletiche di criminali o presunti tali.
Occhi sbarrati, sguardi persi, visi devastati: è dunque questo il volto della Romania che emerge dal web. Furto di rame o saccheggi in appartamenti sono invece, nella maggior parte dei casi, gli episodi di cronaca che rendono il popolo rumeno protagonista di questa triste selezione multimediale.
Il criterio attraverso il quale Google seleziona i risultati per l’utente è quello dei “tag”, termine inglese che significa letteralmente etichetta, come quella che si appiccica ai barattoli per distinguere le spezie dolci da quelle piccanti. Ed è proprio per effetto di questi tag che – se “francese” è sinonimo di baguette, Tour Eiffel e della Rivoluzione – “rumeno” conduce a criminale. Sconcertante. Le parole sono importanti. E gli stereotipi fanno male. Anche sul web.

[© www.lastefani.it]

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Redazione di Periscopio



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani