Il progetto Vesta per l’accoglienza di rifugiati in famiglia presentato a Bruxelles
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Da Stefania Andreotti
Il progetto Vesta per l’accoglienza di rifugiati in famiglia è stato individuato come esempio europeo di buona prassi collaborativa basata su integrazione, innovazione e sviluppo in ambito sociale.
La cooperativa Camelot che ha ideato e gestisce questo progetto culturale di innovazione sociale è stata invitata, ieri martedì 07/11/2017, a presentarlo nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles nell’ambito dell’evento “A cooperative vision for the collaborative economy” organizzato dall’europarlamentare Nicola Danti e da Cooperatives Europe, l’ufficio europeo dell’Alleanza Cooperativa Internazionale.
All’incontro hanno preso parte rappresentanti del Parlamento Europeo e della Commissione Europea interessati a raccogliere le testimonianze del lavoro di alcune realtà cooperative selezionate in tutta Europa. Oltre a Camelot, scelta per rappresentare l’ambito sociale, erano presenti anche cooperative dal Belgio e dalla Francia che si occupano di energia e trasporti.
Già attivo da oltre un anno a Bologna, Vesta è da poco partito anche a Ferrara, nell’ambito del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) offrendo ai cittadini di tutta la provincia la possibilità di ospitare un rifugiato nella propria casa, candidandosi attraverso la piattaforma www.progettovesta.com.
Dal momento della candidatura, uno staff di professionisti della cooperativa Camelot con esperienza decennale nel campo dell’accoglienza e integrazione di richiedenti e titolari di protezione internazionale, si fa carico degli aspetti burocratici, amministrativi, psicologici e legali dell’accoglienza oltre che dell’inserimento lavorativo del ragazzo, e affianca le famiglie in tutte le tappe del percorso.
Ai cittadini che accolgono, viene corrisposto un contributo di 350 € per coprire le spese che verranno sostenute a fronte dell’aumento delle persone che abitano nella casa, oltre che per permettere alla famiglia di coinvolgere l’ospite nelle attività che normalmente svolge.
All’esperienza dei professionisti che lavorano al progetto, si è scelto di unire le potenzialità del web con una piattaforma on line per facilitare l’accesso dei candidati e soprattutto con una community on line dedicata che possa favorire la rete dei legami, permettere di condividere l’esperienza e le attività da fare assieme ed offrire uno spazio di supporto reciproco. La community è anche un ulteriore strumento che permette allo staff di Vesta di monitorare i percorsi di ospitalità in casa.
A Ferrara stanno iniziando gli incontri con le prime famiglie che si sono candidate al progetto. Dopo il colloquio conoscitivo con lo staff Vesta, i cittadini e le famiglie che si sono resi disponibili, inizieranno un percorso di formazione preliminare all’accoglienza. Sono previsti cinque incontri che spazieranno dal contesto migratorio alla legislazione in materia e verteranno anche sugli aspetti psicologici, culturali ed emotivi propri di questo specifico rapporto di convivenza.
A breve verranno inoltre fissati momenti di incontro con le realtà del territorio per approfondire questa opportunità, a cui sono invitati tutti i cittadini interessati.
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