Skip to main content

Il Progetto Lauter chiude la stagione di Ferrara Musica celebrando la Parigi di Boldini

Articolo pubblicato il 9 Maggio 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ferrara Musica
Lunedì 13 maggio i musicisti suoneranno al Teatro Comunale, gremito di giovani e abbonati.

Il fondatore di Lauter Nicola Bruzzo: “A Ferrara la musica da camera è finalmente apprezzata dai giovani e da un vastissimo pubblico”

Il Progetto LAUTER è giunto al quarto appuntamento, ed è la terza stagione in cui è presente questa iniziativa che, inserita nella stagione concertistica di Ferrara Musica, promuove con successo la musica classica attraverso la partecipazione di musicisti di fama internazionale e un intenso lavoro assieme agli istituti superiori della città.
Anche questa edizione, che propone un programma musicale ispirato dalla mostra di Ferrara Arte “Boldini e la Moda” e che culminerà nel concerto di lunedì 13 maggio al Teatro Comunale di Ferrara, ha ottenuto un’adesione senza precedenti da parte dei giovani degli istituti superiori della città, così come dagli appassionati e abbonati.
«I nostri progetti a Ferrara sono ormai una realtà consolidata – constata Nicola Bruzzo, violinista e fondatore di LAUTER – e dopo l’iniziale scommessa di tre anni fa abbiamo raggiunto obiettivi importanti come il coinvolgimento di moltissime ragazze e ragazzi, attivato sinergie con realtà culturali come Ferrara Arte e Ferrara Musica, e costruito in un lasso di tempo relativamente limitato un vero e proprio pubblico che ci segue con passione». Al violinista ferrarese durante il concerto di lunedì 13 maggio, in cui verranno eseguiti brani di Debussy, Poulenc e Fauré, si uniranno celebri musicisti come gli affermati solisti Alexandra Conunova e Alexey Stadler, la prima viola della Mahler Chamber Orchestra Béatrice Muthelet ed Enrico Pace, una delle stelle del pianismo internazionale.
«Il nostro non è un progetto per la scuola, ma con la scuola – continua Bruzzo – lavoriamo con i giovani perché è il modo più semplice, veloce e lungimirante per lavorare con la società intera. Abbiamo voluto dare fin dai nostri esordi un assetto focalizzato sul respiro internazionale e sull’eccellenza musicale, un qualcosa che sicuramente non appare spesso in binomio con i progetti educativi, infatti ci auguriamo di presentare a chi si avvicina per la prima volta alla musica classica la migliore esecuzione possibile, così da appassionare sempre più giovani ad ogni concerto».
A seguito di numerosi workshop formativi e di varie conferenze organizzate assieme a Ferrara Arte per i tre istituti che hanno collaborato a questa edizione primaverile, i musicisti terranno una serie di concerti nella mattinata di venerdì 10 maggio al Liceo Ariosto, all’Istituto Bachelet e alla Smiling International School.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani