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da: ufficio stampa A.N.B.I.

In questo fine settimana, per iniziativa del F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano), molti siti di pregio saranno aperti al pubblico per favorirne la “riscoperta”.
A.N.B.I. ricorda che, secondo recenti dati I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) – I.S.R.C. (Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro), in Italia sono ben 14.000 i beni culturali a rischio frane e 28.483 quelli a rischio alluvione. Nella città di Roma, a rischio idraulico ci sono 2.204 capolavori d’arte e l’intero centro storico (Piazza Navona, Piazza del Popolo, Pantheon); nel comune di Firenze, i beni culturali esposti a rischio idraulico risultano essere 1.145, tra cui la Basilica di Santa Croce, la Biblioteca Nazionale, il Battistero e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Numerosi sono anche i borghi storici a rischio dissesto idrogeologico come Volterra (Pisa), Civita di Bagnoregio (Viterbo), Certaldo (Firenze).
A ciò vanno aggiunte 6.251 scuole e 547 strutture sanitarie, ubicate in zone ad alto rischio idrogeologico. A ricordarlo è Francesco Vincenzi, Presidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), che prosegue:
“Il 21 e 22 Marzo sono due date importanti anche per il nostro mondo: il primo giorno di primavera si festeggia San Benedetto, patrono dei bonificatori; il giorno dopo è la Giornata Mondiale dell’Acqua. L’occasione deve essere foriera per una riflessione sulla centralità che la salvaguardia idrogeologica ha per il futuro del nostro Paese, il cui sviluppo economico e sociale non può prescindere dalla valorizzazione del bene territorio, la cui fragilità è però racchiusa in un dato: 5.581 comuni sono interessati da aree ad alto rischio idrogeologico, pari al 7,1% della superficie italiana. L’impegno quotidiano dei Consorzi di bonifica, in sintonia con l’azione della Struttura di Missione #italiasicura presso la Presidenza del Consiglio, è far sì che la risorsa acqua resti madre di vita contro quelle scelte umane scellerate, che troppe volte la trasformano in matrigna.”

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