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Il Premio Oscar Gabriele Salvatores a Comacchio per campagna Barilla

Articolo pubblicato il 15 Giugno 2015, Scritto da COMUNE DI COMACCHIO

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Comacchio si riconferma come un set ideale che suscita l’interesse di grandi registi.
Si sono da poco spenti i riflettori sulle riprese effettuate da Gabriele Salvatores per la Azienda Barilla: un binomio di arte e cultura gastronomica che racchiude l’essenza della tipicità italiana. L’Amministrazione Comunale di Comacchio ha accolto e sostenuto con favore l’iniziativa, perchè il linguaggio dell’arte, con il suo carattere trasversale, si veicola con ogni mezzo.

In occasione delle riprese per la nuova campagna pubblicitaria di Barilla, firmata dal Premio Oscar Gabriele Salvatores e ideata da JWT Milano, la nostra Città si è trovata al centro di un lavoro collettivo: dalla produzione Brw Filmland di Milano, con il suo direttore di produzione Francesco Narducci, la Location Manager Scoutit di Siena con l’incaricato di produzione Francesco Papi e il suo staff, con la responsabile del casting Rita Vannuccini e di tutti coloro che hanno partecipato in veste di attori e attrici, e ancora il fotografo Andrea Samaritani inviato dall’Amministrazione Comunale per documentare il lavoro del back stage.

Un tale apporto di creatività ha corrisposto un notevole impegno logistico e di coordinamento da parte dei vari servizi comunali interessati, un impegno molto apprezzato e riconosciuto da management e produzione.

“Siamo certi che negli occhi del regista -commenta il Sindaco Marco Fabbri- l’immagine di Comacchio rimanga nella memoria tra i luoghi più evocativi fra acqua e cielo. Auspichiamo che la fascinazione, che esercita la nostra Città possa portare ulteriori occasioni d’incontro tra arte, cinema e buon vivere”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani