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da: Antonio Matragrano

La storia di Aron Anderson, raccontata qualche settimana fa dal quotidiano The Telegraph: settanta abitanti e un solo bambino di dieci anni di nome Aron Anderson, nessun altro coetaneo sull’isola scozzese di Skerries! Quando sono venuto a conoscenza della storia di Aron ho pensato che avrei potuto fare qualcosa di speciale per lui e, visto che per Natale il web si è mobilitato e pioveranno su di lui migliaia di auguri, ho ritenuto opportuno rivolgere il mio pensiero ad Aron per il giorno dell’Epifania donandogli una mia opera d’arte, concepita perché potesse sorridere guardandola. Aron dovrebbe immaginare la sua Skerries come una Bikini Bottom, e pure un nuovo amico, SpongeBob SquarePants, che, in quanto spugna, riesca ad assorbire tutta la tristezza e la solitudine della sua condizione, facendolo poi sorridere alla visione dell’immagine da me creata. Infatti l’opera, per il bambino, dovrebbe essere come uno specchio in cui riflettersi e vedersi sorridente accanto al suo nuovo amico un po’ rompiscatole.
Aron non sarà più solo… ho creato per lui uno specchio magico, per la sua solitudine.
Antonio Matragrano

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