Cos’ha di tanto speciale la foto di una donna che partorisce?
La protagonista di questa foto non è chi sembra essere o, per meglio dire, non soltanto. La donna ritratta è Cecile Eledge, nonna della bambina partorita, ma anche madre legale perché nello stato in cui si è svolta la vicenda, il Nebraska, è tale chi partorisce. La bambina è frutto di una fecondazione in vitro ottenuta con il seme del figlio di Cecile e con l’ovulo della sorella del marito omosessuale, situazione che li rende quindi rispettivamente padre genetico e fratello il primo, madre biologica e zia la seconda. Insomma più che una foto ci vorrebbe uno schema.
Non è priva la cronaca di tutto il mondo di situazioni analoghe, più o meno complesse, e sebbene io stessa in passato abbia voluto segnalare una storia simile perché altrettanto incredibile, non solo ho potuto esimermi dal condividere anche questa.
Perché al di là delle valutazioni personali, morali e di opportunità che è giusto ciascuno elabori a modo proprio, ho l’impressione che sempre più l’anormale ci venga presentato come normale, perché alla fine forse ci si abitua un po’ a tutto. E la testa d’ariete per abbattere questi muri sembra essere il far sentire le persone che non condividono queste storture delle persone bigotte, dalla mentalità ristretta. Come se un limite, una regola dovesse avere esclusivamente valenza negativa.
La diga che trattiene l’acqua non è un ostacolo per quest’ultima, ma al tempo stesso fonte di salvezza per le persone che ne beneficiano?
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Federica Mammina
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