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Ferrara film corto festival

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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Assessore Caselli: così l’Emilia-Romagna, terra vocata, consolida il primato in Europa con 42 specialità

L’Emilia-Romagna consolida il primato in Europa per numero di specialità alimentari d’eccellenza con l’ingresso del ”Pampapato di Ferrara” (o “Pampepato di Ferrara”) Igp nell’Olimpo dei prodotti a marchio Dop ed Igp tutelati da Bruxelles. L’iscrizione del tipico dolce natalizio del capoluogo estense nel Registro comunitario delle denominazioni di origine (Dop) e delle Indicazioni geografiche (Igp) è avvenuta proprio a ridosso delle festività di fine anno con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue del Regolamento (Ue) n. 2267/2015, approvato dalla Commissione di Bruxelles. La decisione sarà pienamente operativa dal 28 dicembre prossimo. “Salgono così a 42, tra Dop e Igp, le produzioni agroalimentari dell’Emilia-Romagna a marchio tutelato – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli – un risultato che ci colloca al primo posto in ambito comunitario e conferma la straordinaria vocazionalità del territorio regionale, tutt’uno con la grande professionalità degli imprenditori emiliano-romagnoli”.
L’importante traguardo dell’Igp è stato centrato grazie all’impegno delle aziende produttrici, con il fondamentale sostegno e il coordinamento della Camera di Commercio di Ferrara. Il “Pampapato” (o “Pampepato”), le cui origini vengono fatte risalire all’epoca degli Estensi, veniva ritenuto un dolce ricco e degno di un papa, tanto da essere offerto in dono agli alti prelati dagli ecclesiastici e dalla nobiltà ferrarese, i quali non a caso vollero modellarlo a forma di copricapo cardinalizio. Da quest’usanza, e dall’uso di spezie come ingredienti, sembra aver origine anche l’etimologia del dolce e la coesistenza delle due denominazioni. È un prodotto da forno ottenuto dalla lavorazione di farina, canditi, frutta secca, zucchero, cacao, spezie e ricoperto con cioccolato fondente extra. Il suo profumo richiama al primo impatto il cioccolato, poi via via le spezie, in particolare di noce moscata e cannella, i canditi e la mandorla tostata. Anche il sapore è inizialmente di cioccolato fondente, per lasciare man mano spazio agli altri ingredienti. La zona di produzione è rappresentata dall’intero territorio della Provincia di Ferrara.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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