Il nostro Caro Angelo
Se ne parla sempre, forse non bisognerebbe parlarne per non metterle troppo peso sulle spalle.
Era alla finale di Coppa Italia, era da Lucia Annunziata questa domenica.
E in tutto questo è riuscita persino a fare un figurone all’Università di Catania.
È una donna favolosa e capace di imprese mirabolanti.
È lì da un bel po’ di anni, ormai.
E da un po’ di anni io mi chiedo perché rimanga lì.
Perché potrebbe puntare decisamente più in alto.

Qui siamo di fronte a una delle migliori teste della nostra epoca.
Una testa che potrebbe avere dei numeri nelle situazioni più disparate.
Dal Ministero delle Riforme a un concerto di Alice Cooper passando, per rimanere in tema, a un aperitivo con Nixon.
È riuscita a mettere nella stessa frase l’Anpi, i Partigiani, la Costituzione, le riforme, due parole come “sì” e “no” e addirittura i Modena City Ramblers: meglio di Jovanotti quella voltà là con Madre Teresa, Che Guevara e la Grande Chiesa.
È riuscita a far sembrare Bersani una specie di Berlinguer.
Fantastico.
Ha detto bene Bersani: chi crede di essere?
Io non ne ho idea.
Come dice Werner Herzog: certe domande non dovrebbero ricevere risposta.
Ma perché non ci possono essere risposte.
E in questo caso specifico: non si può codificare il genio.
Poi, in un’epoca in cui il genio scarseggia, se la gente se lo trova davanti va in palla e sbrocca.
È comprensibile.
Allora, visto che tiriamo in ballo il genio mi trovo costretto a scomodare dei geni e a dedicarle un loro pezzo.
Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.
Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3
Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani