Il Museo del Risorgimento e della Resistenza ai blocchi di partenza
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Da: Organizzatori
Ieri mattina il Museo del Risorgimento e della Resistenza ha aperto la prima edizione italiana di Museomix, la maratona creativa che, fino a domenica prossima, vede impegnati 17 luoghi del mondo in un evento culturale all’insegna della tecnologia, partecipazione e creatività. Museomix è un evento culturale collaborativo e una comunità internazionale. Nello stesso weekend accade anche al Museo Tolomeo di Bologna, al Carlo Zauli di Faenza e al CAOS di Terni.
«In alcuni paesi africani per costruire un tetto si muove il villaggio – afferma Paolo Marcolini – all’aggiornamento della fruizione culturale della città deve partecipare la città. Perciò sono stato uno dei primi a iscrivermi a Museomix, per condividere la mia esperienza insieme ad altri giovani e non solo, per fornire nuovi strumenti da mettere a disposizione del pubblico. La partecipazione è l’unico metodo per innovare, grazie agli strumenti a disposizione, dalla tecnologia alle competenze storiche, dal vissuto di chi conosce Ferrara a chi ha viaggiato per il mondo. Tutto questo dovrebbe portare a un update il più interessate e aggiornato possibile».
Nel museo ferrarese tutto è pronto per iniziare seguendo alcune tappe che vanno dall’accoglienza dei 18 museomixer all’avvio del percorso creativo: una visita guidata del museo, la presentazione degli staff nati in questi mesi di preparazione, impegnati nel facilitare il processo creativo delle équipe, l’illustrazione di tutte le apparecchiature utilizzabili per ispirare e supportare la presentazione dei ‘terreni di gioco’, filoni tematici individuati dallo staff del museo per mostrarlo da punti di vista alternativi. Il primo giorno di Museomix è interamente dedicato alla conoscenza delle collezioni, al brainstorming e alla progettazione di nuovi prototipi che, solo durante la seconda giornata, inizieranno a prendere vita, grazie ai maker (artigiani) e ai designer che, in ogni équipe hanno il compito di dare una forma concreta all’idea.
«Museomix è un’occasione per rivedere con esperti di altri settori una collezione permanente e rimetterla in gioco – aggiunge Valeria Cereghini, un’esperta in materia che arriva da Torino – In particolare il Museo del Risorgimento ha bisogno di esporre in maniera più definita i contenuti che possiede. Sicuramente l’approccio senza barriere può dare spunti per rivedere una riorganizzazione degli oggetti in mostra, ad esempio aggiungendo schede di lettura e didascalie che agevolino il fruitore».

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani