Il Montalcini per Giulio Regeni
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Da: Addetta stampa IIS Montalcini
LA SCUOLA SI COLORA DI GIALLO IN MEMORIA DI GIULIO REGENI
GLI STUDENTI DEL MONTALCINI RICORDANO IL GIOVANE RICERCATORE ASSASSINATO IN EGITTO
A distanza di tre anni , la morte di Giulio Regeni rimane ancora senza un colpevole . Tre anni di indagini , ricerche , sospetti , false piste che non hanno ancora condotto alla verità , quella verità chiesta e pretesa a gran voce soprattutto dai genitori e dagli amici di Giulio.
Proprio per ricordare Giulio Regeni, gli studenti di tutti gli indirizzi del Montalcini hanno deciso di aderire al programma di iniziative che organismi mondiali operanti per la salvaguardia dei diritti umani e associazioni studentesche hanno promosso nella settimana che va dal 25 Gennaio (giorno della scomparsa ) al 3 Febbraio( giornata del tragico ritrovamento) per ricordare il giovane friulano.
Nella mattinata di sabato 2 febbraio , i ragazzi dell’Istituto hanno scelto , così , di indossare qualcosa di giallo e di osservare un minuto di silenzio , come segno della loro volontà di unirsi al coro di voci che chiedono VERITA’ PER GIULIO .
Giallo è , infatti , il colore scelto per commemorare Giulio , giallo come la luce di tante fiaccole che in queste serate invernali hanno rischiarato le strade di numerose città , giallo come la luce che dovrebbe condurre alla strada della verità , una verità che sembra essere ancora molto lontana .
Gli studenti hanno , inoltre, riservato uno spazio della mattinata alla lettura di articoli dove è stata ricostruita la vicenda di Giulio, lettura che ha costituito un’occasione per riflettere sul significato profondo della libertà di parola e di qualsiasi forma di espressione, sancite dalla nostra Carta costituzionale, ma negate in quei paesi dove sono presenti regimi oppressivi ed autoritari.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani