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Brucia… Il mondo intorno!

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Ascolto la musica e guardo il mondo bruciare…
Viaggiatore che (come me) guardi il mondo, pensa alla strada percorsa, ai giorni illuminati e a quelli bui; ai colori, agli odori, ai sapori, ai rumori… e ai desideri. Ma questi ultimi cos’altro sarebbero se non colori, odori, sapori e rumori?
E tutto ciò lo puoi cercare e trovare solo e soltanto qui, in questo mondo, che cammini in lungo e in largo da sempre. E da sempre sottovaluti!
Il mondo, mio, tuo, di tutti e di nessuno. E’ la culla, il nido, il castello, il regno, il rifugio, la tomba… è tutto e niente! Ora dimmi viaggiatore, senza questo mondo cosa ti rimarrebbe da sognare, da desiderare, da vivere?
La libellula vola senza peso prima di svanire in una scintilla ardente; lo scoiattolo salta come una palla magica, impazzita prima di esplodere in un lampo di luce e cenere. Le percezioni esistenziali parallele, come le classi di un wagon-lit viaggiante nella tormenta cosmica. Certo non si comunica, ma si respira la stessa aria, preziosa, unica, dono del caso; ci si conforta con lo stesso calore, solare, maestosamente benevolo.
Calore, già… Brucia il mondo e tu, viaggiatore, col fiammifero fumante ancora in mano, percorri le tue ultime miglia desiderando invano, prima della fine.

It´s my life (Talk Talk, 1984)

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Carlo Tassi

Ferrarese classe 1964, disegna e scrive per dare un senso alla sua vita. Adora i fumetti, la musica prog e gli animali non necessariamente in quest’ordine. S’iscrive ad Architettura però non si laurea, si laurea invece in Lettere e diventa umanista suo malgrado. Non ama la politica perché detesta le bugie. Autore e vignettista freelance su Ferraraitalia, oggi collabora e si diverte come redattore nel quotidiano online Periscopio. Ha scritto il suo primo libro tardi, ma ha intenzione di scriverne altri. https://www.carlotassiautore.altervista.org/


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)