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Guardare il mondo, la natura, gli animali e quindi l’uomo come farebbe un osservatore alieno che deve capire. Vincenzo Venuto, biologo, etologo, autore di programmi televisivi, scrittore, nel suo Il gorilla ce l’ha piccolo (HarperCollins) si chiede il perché dei comportamenti degli animali e degli uomini accompagnandoci in un viaggio intorno al mondo e dentro i nostri istinti, il senso del pudore appreso, dentro la nostra cultura che ha una storia antica.
L’homo sapiens, scrive Venuto, nasce poligamo, come tutte le grandi scimmie, poi qualcosa cambia nell’evoluzione e diventa monogamo. Perché? E il tradimento è qualcosa di innato? Gli uomini, a differenza degli animali, riflette Venuto, sono dotati di empatia, coscienza, etica e quindi senso di colpa. Gli uomini sperimentano il dolore, e gli animali? Pare che certi animali non siano privi di una forma di sofferenza di fronte alla perdita, come dimostrano i comportamenti di elefanti e gorilla analizzati dagli etologi. Riconoscere, quindi, che anche gli animali abbiano emozioni, chiarisce Venuto, spiegare alcuni nostri comportamenti con le leggi dell’evoluzione naturale “non toglie nulla alla nostra umanità, ma ci dà uno strumento molto più potente per capire chi siamo”. E l’osservatore alieno deve allora “scendere dal piedistallo”, osservare gli animali e da lì l’uomo e tutto ciò che gli sta alle spalle nella sua storia evolutiva.
Il libro, infatti, attraversa corteggiamento, tradimento, sessualità, società, violenze e devianze, invecchiamento, lutto e amore tanto degli uomini, quanto degli animali di cui intravedere personalità e attitudini, certe volte, quasi antropomorfe.
Il gorilla ce l’ha piccolo sarà presentato venerdì 18 dicembre alle 17 per la rassegna Autori a corte in streaming dalla pagina facebook di Autori a corte. Dialoga con l’autore Riccarda Dalbuoni.

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Riccarda Dalbuoni

È addetto stampa del Comune di Occhiobello, laureata in Lettere classiche e in scienze della comunicazione all’Università di Ferrara, mamma di Elena.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it