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Da: Ufficio Stampa Ferrara
LA RICETTA PER IL SOSTEGNO ALL’IMPRESA: FARE “RETE” E PROGRAMMAZIONE. MA OCCORRE ANCHE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
FABIO BERGAMINI: «IL FUTURO DEI TERRITORI E’ NELLA BUONA AMMINISTRAZIONE, CHE NON DEVE GUARDARE ALL’IDEOLOGIA, MA AGLI OBIETTIVI »

BONDENO (FERRARA), 22-06-2019.
Fare “rete”, adottando una attenta programmazione e utilizzando la formazione come leva per creare le professionalità che servono sul mercato. Ma nel focus della discussione sull’economia locale, svoltosi all’interno della ditta Bregoli Group, alla presenza delle istituzioni, degli organismi di categoria e di una cinquantina di imprenditori, sono venuti fuori anche i temi della cultura familiare verso il lavoro (da riscoprire) e l’esigenza di fare sistema con la scuola e l’Università. In qualche caso, queste ultime sono in “ritardo” secondo le imprese, rispetto alle sfide sempre più impegnative della quotidianità. Ieri pomeriggio, la giornata dedicata “all’impresa” durante la Fiera di Giugno di Bondeno si è aperta con il convegno che ha messo di fronte istituzioni e imprenditori, prima del taglio del nastro dello stand espositivo delle imprese, sostenuto da circa 70 aziende del territorio, e situato in viale Repubblica. Buona parte delle quali presente, ieri, durante la tavola rotonda sull’economia. Tra i relatori, il sindaco Fabio Bergamini, il vicesindaco Simone Saletti, l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, ed anche il vicepresidente di Confindustria Emilia, Gianluigi Zaina, con Anna Fregnan (Sipro) ed Enrico Brigandi (responsabile area Alto Ferrarese per Bper). «A luglio partiremo con i nostri programmi di sostegno alla formazione dei nuovi dipendenti delle aziende, dopo avere incontrato ed ascoltato le nostre realtà, in un ciclo di incontri che non si è ancora esaurito. Il futuro dei territori sta nella buona amministrazione, che non guarda alle ideologie, ma agli obiettivi da raggiungere», ha esordito il sindaco Fabio Bergamini. Confindustria rilancia il tema del «fare dell’impresa” un luogo di formazione». L’opinione condivisa da Zaina e Costi è quella di un territorio (quello matildeo) dove si sono già compiuti importanti passi avanti nel costruire una “rete” di rapporti ed eccellenze. Nicola Barbieri sottolinea l’importanza di poter «iniziare un percorso con gli studenti, per individuare i futuri dipendenti». Perché c’è bisogno di laureati, ma anche di manodopera specializzata, che manca un po’ ovunque. L’idea di aprire l’azienda alla scuola pare fare convergere varie posizioni, ma l’imprenditore Roberto Bregoli non nasconde le difficoltà dell’impresa di poter entrare nelle scuole per «raccontare le nostre esperienze». Altro tema saliente è quello del ricambio generazione, al quale «tutti debbono contribuire – dice l’assessore regionale Costi – perché non si nasce manager e bisogna avere modo di essere affiancati da qualcuno esperto». Un tessuto costituito da piccole e medie imprese non è un limite alla crescita, poiché – è stato ribadito – ogni territorio «possiede le proprie specificità». Anna Fregnan (Sipro) rivendica però una ricetta imprescindibile, fatta di «progettazione e capacità di fare rete», necessaria per fare promozione territoriale. «In quanto – è stato il messaggio conclusivo di Palma Costi – dobbiamo portare qui, a Bondeno, chi è interessato ai vostri prodotti».

Da: Ufficio Stampa Ferrara

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