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IL FATTO
Fuori legge
i sacchetti di plastica
non biodegradabili

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Per molti questa è una notizia come tante altre, per alcuni è una rivoluzione. Attenzione ai sacchetti di plastica. Soprattutto se non sono biodegradabili. Si comincia anche a individuare responsabilità e non solo principi.
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge 11 agosto 2014, n.116, di conversione del decreto-legge 91/2014 (il cosiddetto ‘decreto competitività’), sono entrate in vigore le norme che regolano le sanzioni per commercializzazione di sacchetti di plastica non biodegradabili, anche se ceduti a titolo gratuito. I commercianti, da un paio di settimane, non possono utilizzare sacchetti non conformi alla norma, “nemmeno cedendoli come omaggio”.
Ne dà notizia il sito www.rifiutilab.it, sempre attento alle novità in materia ambientale; e soprattutto ce lo ricorda la Confesercenti che ci dice come, attraverso la normativa nata del 2011, il nostro Paese sia riuscito a raggiungere una riduzione del 50% in tre anni del volume degli shopper in circolazione, passando da circa 180 mila tonnellate nel 2010 a poco più di 90 mila nel 2013 e ha migliorato qualità e quantità del rifiuto organico, creando un vero e proprio modello di raccolta differenziata. Ora dipende anche da noi fare rispettare questa importante regola.

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Andrea Cirelli

È ingegnere ed economista ambientale, per dieci anni Autorità vigilanza servizi ambientali della Regione Emilia Romagna, in precedenza direttore di Federambiente, da poco anche dottore in Scienze e tecnologie della comunicazione (Dipartimento di Studi Umanistici di Ferrara).


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)