Il direttore Vancini si esprime sulla manovra di Renzi su tasse e aziende
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da: ufficio stampa Confartigianato
«La manovra presentata dal Governo Renzi rivela il riconoscimento, finalmente, del fondamentale ruolo svolto dalla piccola e media impresa nel Paese e, quindi, sul nostro territorio. Se anche solo una parte di quello che ha prospettato andasse in porto, sarebbe già comunque positivo». Così Giuseppe Vancini, segretario generale della Confartigianato, accoglie i provvedimenti presentati mercoledì dall’Esecutivo. «Rimaniamo prudenti, è ovvio. Ma il primo approccio ci convince, soprattutto perché non si è scelto tra famiglie e imprese – spiega – , ma si è guardato in entrambe le direzioni. lo sconto dell’Irpef, che si traduce in un piccolo aumento nella busta paga dei dipendenti, rimetterà in circolo quei consumi ‘prodotti’ proprio dalle piccole e medie realtà. Intervenire solo sul cuneo fiscale – precisa – , avrebbe invece significato favorire esclusivamente le industrie, le assicurazioni, le banche». Soddisfatto Vancini per l’abbattimento del 10% dell’Irap, del costo energetico, «che come associazione chiedevamo da tempo», per i minori vincoli per l’apprendistato «che ha sempre costituito il cuore delle imprese e che dovrebbe essere riabilitato appieno» e per il passaggio dei contratti a termine da 12 a 36 mesi. «Noi guardiamo con favore a tutto ciò che nel mercato del lavoro introduce flessibilità in entrata e in uscita». La chiosa: «Confidiamo veramente che tutto venga approvato senza ostacoli e ‘agguati’. Oggi famiglie e imprese, che spesso coincidono, hanno bisogno di fiducia».
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