Tanti libri spiegano come si fa ad avere pettorali perfetti, addominali da tartaruga, come eliminare la pancia, come dimagrire, come allenarsi per una gara, insomma come fare tante cose, ma al centro non ci siamo noi.
Finalmente è stato scritto un libro in cui al centro trovi la “persona”. Consigli umani su come allenarsi in palestra, cercando di ottenere non sogni, ma risultati misurabili e duraturi. Insomma cosa fare, come farlo e soprattutto perché.
Con semplicità (mai banale) Giamma lo ha scritto questo libro e martedì 19 aprile lo presenta. Si intitola “Verso la macchina perfetta”, è pubblicato da Festina Lente Edizioni e l’autore è Gianmario Pellegrini. Con i patrocini dell’Università di Ferrara e del Cus.
Trovare l’ovvio e farlo spesso non è facile e per questo Giamma racconta come funziona l’organismo, come ci si può alimentare correttamente, l’uso degli integratori, ma anche l’importanza dell’allungamento posturale, della propriocettività (dopo vi dico cosa significa), l’allenamento aerobico, l’allenamento muscolare e infine come misurare i risultati.
Non esistono segreti, non sono possibili i miracoli, ma comprensione di se stessi e determinazione.
“Concetti essenziali che consentono a un atleta di capire cosa è meglio fare …. per migliorare il proprio stato di benessere”: lo ha scritto Igor Cassina, che ha curato l’introduzione del libro.
L’attività fisica in generale e lo sport in particolare sono una importante opportunità per la salute e per il benessere psico-fisico. Giamma scrive che “l’attività fisica è assimilabile a un farmaco e, come tale, va dunque somministrata in maniera cosciente e responsabile da chi la conosce a fondo”.
Il libro, di lettura semplice, aiuta a capire che la palestra è uno strumento, non un fine. Ogni persona deve avere un obiettivo specifico da scegliere e da perseguire. Il come lo si trova nel libro.
A proposito: l’allenamento propriocettivo è composto da un insieme di esercizi che vanno a creare situazioni di instabilità, allo scopo di valutare e migliorare l’utilizzazione dei segnali appunto propriocettivi provenienti dalle parti periferiche del corpo, in particolare dagli arti inferiori.
In generale si può dire che è sempre più difficile stare in piedi nella vita; iniziamo dalla palestra. Provare per credere.
Buon allenamento!
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Andrea Cirelli
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