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FERRARA – Approvato il bilancio di previsione 2022 del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, il primo del nuovo Consiglio, guidato dal presidente Stefano Calderoni, insediatosi lo scorso mese di febbraio.
Un bilancio tutt’altro che scontato nelle scelte fondamentali, anche alla luce dell’andamento dei prezzi per l’approvvigionamento dell’energia: una delle voci principali di spesa per un ente operativo che ha in gestione 170 impianti idrovori, per la grande maggioranza azionati elettricamente.
Per far fronte all’aumento dei prezzi dell’elettricità sono stati stimati incrementi nei costi della fornitura pari al 20%, che per il Consorzio Ferrarese determinano circa 1,2 milioni di euro di spesa aggiuntiva nel 2022, a parità di energia consumata. Un rincaro che, tuttavia, il Consorzio ha deciso di non trasferire ai propri contribuenti: “Il Consiglio, su indicazione del Comitato Esecutivo, ha deciso di non incrementare la pressione contributiva né ai consorziati urbani né a quelli agricoli” – spiega Stefano Calderoni, operando attraverso la massima ottimizzazione dei costi variabili e rinviando interventi straordinari non urgenti.  La scelta è stata difficile, ma unanime – aggiunge il Presidente – ma pensiamo che l’ente debba esprimere il massimo del proprio potenziale in questo momento di transizione e di tensione finanziaria che sta coinvolgendo l’intera popolazione, già fortemente toccata dai rincari delle utenze private. Abbiamo potuto compiere questa perché abbiamo ereditato un bilancio solido, frutto di scelte precedenti oculate e lungimiranti. Saremo impegnati in un’attenta e puntuale azione di monitoraggio in corso d’anno dei ricavi e delle spese, pronti ad eventuali azioni correttive. I costi di esercizio, infatti, sono direttamente correlati a fattori che esulano dalla volontà e dalle azioni del Consorzio: non c’è solo l’andamento dei mercati delle materie prime a creare incertezza, ma anche le condizioni metereologiche che vivremo nel 2022, a oggi chiaramente non prevedibili. Un’altra importante misura che impatta sulle spese del personale stagionale, ma che il Comitato Amministrativo ha ritenuto essenziale inserire nelle previsioni di bilancio – conclude Calderoni – è l’anticipo della stagione irrigua a partire dal 1° di aprile, quindi 20 gg prima rispetto agli anni precedenti: la scelta comporterà maggiori costi e minori entrate per il Consorzio per circa 150 mila euro, ma accoglie le richieste e le necessità delle imprese agricole del territorio”.
Il direttore Generale Mauro Monti ha illustrato i principi generali seguiti nella predisposizione del bilancio del prossimo anno: “Anche per il 2022 l’amministrazione ha deciso di continuare un percorso verso l’adozione di soluzioni innovative e migliorative, orientato all’efficientamento e – ove possibile – all’incremento della potenzialità della struttura organizzativa investendo nel personale e nella sua formazione. Stimiamo per il prossimo anno costi di funzionamento ordinari pari a 36,9 milioni di euro, che si sostengono per il 94% sulle entrate derivanti dai contributi dei consorziati per i benefici indotti dall’attività del consorzio in termini di difesa del suolo e di servizi offerti alle attività agricole. Costituisce motivo di orgoglio, nonostante le difficoltà che ci apprestiamo ad affrontare, il fatto di aver mantenuto invariata la spesa del personale, assorbendo nel preventivo 2022 sia gli incrementi contrattuali che gli scatti di anzianità e garantendo una dotazione organica pari a 264 unità fisse, superiore a quella dell’anno precedente, che vedrà una maggiore presenza in particolare sul territorio in ruoli operativi. Un’ulteriore espressione positiva in termini di coerenza rispetto agli obiettivi di mandato – aggiunge l’ingegnere Monti – è rappresentata dal pacchetto di progettazioni esecutive predisposte nel 2021 e inserite nel Programma triennale delle Opere Pubbliche 2022-23-24. Estremamente importante e strategico è l’aver predisposto per il 2022 un Piano che racchiude le principali e più urgenti opere di adeguamento del sistema infrastrutturale della bonifica, per un importo di quasi 100 milioni di euro distribuiti su 17 interventi, molti dei quali già finanziati dal Ministero e dalla Regione, molti altri prossimi a ottenere il finanziamento attraverso i bandi del PNRR. Una grande spinta, quindi, verso investimenti straordinari, senza però dimenticare la manutenzione, essenziale per mantenere in efficienza la rete di canali e impianti gestita dal Consorzio. Nonostante le incertezze relative alle previsioni di bilancio – – conclude il Direttore – sono state comunque accantonate le risorse per finanziare alcuni importanti interventi di manutenzione straordinaria alle infrastrutture irrigue a servizio degli agricoltori per circa 500 mila euro”.

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