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Da: Centro Teatro Universitario Ferrara

Dal 13 al 15 settembre si è tenuta a Treviso una tre giorni dedicata a chi convive con l’esperienza dell’Alzheimer e a chi lo vive in prima persona. Nella splendida cornice del Parco di Sant’Artemio, un tempo sede dell’ospedale psichiatrico oggi mirabilmente recuperato all’uso cittadino, si è svolto un programma fitto di incontri, approfondimenti, musica, poesia, teatro. Una vera e propria festa per ribadire, con lo slogan dell’evento, che “di amore non siamo vecchi”. Tra i numerosissimi appuntamenti, anche due interventi teatrali del Centro Teatro Universitario di Ferrara, diretto da Giuseppe Lipani. Un Ippogrifo dorato, creato da Antonio Utili a partire da un’idea di Daniele Seragnoli, è volato da Ferrara a Treviso insieme al soprano Chiara Baroni e al poeta e drammaturgo Giuliano Scabia. Lì ha incontrato Marco Cavallo, il celeberrimo cavallo azzurro, realizzato nel 1973 da artisti e pazienti nell’ospedale psichiatrico di Trieste, allora diretto da Franco Basaglia, che segnò l’abbattimento simbolico e poetico dell’istituzione manicomiale. Dopo un’azione nel parco nella giornata di sabato, l’Ippogrifo e il Cavallo hanno sfilato domenica 15 in Piazza dei Signori, in centro città, insieme a tutti i partecipanti alla festa, per dire con le parole di Giuliano Scabia: «Oh! diamoci una mano, che tutti abbiamo bisogno di un po’ di conforto; e anche se qualcuno non si ricorda niente, stia qui, che gli diamo un bacio, una carezza e amore».

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