Il bando regionale per promuovere e sostenere le botteghe storiche – al tavolo di lavoro presente Ascom Confcommercio
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Da Ufficio Stampa Ascom Ferrara
Un bando per sostenere i centri cittadini valorizzando le esperienze delle botteghe storiche di vicinato intese come luoghi di storia, tradizioni e cultura. Un modo in definitiva (come evidenziato dalla legge regionale 5/2008) per promuovere lo sviluppo dei piccoli esercizi commerciali ritenuti fattori strategici di attrattività e rivitalizzazione dei centri storici, dei paesi e delle frazioni. Questa la volontà del bando regionale presentato nei giorni scorsi in Comune a Ferrara. L’obiettivo dunque è di valorizzare le attività commerciali abbiano le caratteristiche relative e promuovere, tra Pubblico e Privato, un tavolo che non solo curi quest’aspetto “culturale” ma nel concreto realizzi un percorso turistico che permetta di far conoscere ai turisti la ricchezza e l’ esperienza rappresentati per l’appunto da una bottega storica di vicinato. La regione mette dunque disposizione fondi in grado di incidere sull’ attrattività turistica dei luoghi e per ricevere contributi per la realizzazione di interventi per l’innovazione di prodotto, per la valorizzazione di prodotti tradizionali e dei sistemi di vendita, per investimenti in nuove tecnologie informatiche, di comunicazione, per implementare e diffondere metodi di promozione.
L ’agevolazione, a fondo perduto, è concessa nell’ambito del regime de minimis, nella misura del 40% dell’investimento ritenuto ammissibile. Il progetto finanziabile dovrà avere una dimensione minima di investimento ammesso pari a 10mila euro, mentre l’importo massimo del contributo concedibile per ciascun progetto non potrà eccedere la somma complessiva di 25mila euro. Le domande potranno essere inoltrate in via telematica dal 15 ottobre al 29 novembre ed il budget messo a disposizione complessivamente dalla regione Emilia Romagna ammonta a due milioni (Fondi Por Fesr).

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ASCOM FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani