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da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

Le richieste istituzionali che Ascom Confcommercio e i Consorzi Balneari dei Lidi Nord hanno presentato ieri in Regione, hanno dato i loro primi concreti risultati: il riferimento è all’incontro di ieri (25/05) a Bologna nella sede della Regione Emilia Romagna con gli assessori Corsini (Turismo) e Gazzolo (Difesa del Suolo e della Costa) sul tema, complesso e delicato dell’erosione della costa di Comacchio e dei suoi sette lidi con tutti le possibile conseguenze e riflessi sul piano turistico.
La delegazione ferrarese – coordinata e guidata da Ascom Confcommercio Ferrara e composta da Giuseppe Carli (Sib – Confcommercio), Nicola Bocchinpani (AsBalneari), Gianni Nonnato (Nuovo Consorzio Nazioni) con il supporto della Confcommercio regionale – aveva presentato l’urgenza di provvedimenti strutturali che vadano ben oltre gli interventi già previsti dalla Regione.
L’azione coordinata si è infatti concretizzata – sintetizza Davide Urban direttore generale di Ascom Ferrara – nell’impegno della Regione in tempi stretti – il prossimo 5 luglio in Comune a Comacchio – di realizzare un incontro che coordineremo e che permetta di impostare e mettere in cantiere un progetto pilota efficace per intervenire in modo strutturale sulla costa di Comacchio. Siamo doppiamente soddisfatti – conclude Urban – con gli operatori del settore: da in lato si agisce in tempi davvero ragionevoli e dall’altra si sposta l’attenzione delle istituzioni regionali sulle necessità improrogabili di salvaguardare e difendere gli interessi economici e turistici della costa di Comacchio e dei suoi sette lidi”.
L’Emilia Romagna infatti ha finanziato quest’anno l’ intervento del ripascimento sui lidi in merito all’erosione della costa. La Regione e’parimenti consapevole che e’ necessario un piano costa che prevede una progettazione di opere rigide e che le scogliere vanno mantenute e rimodulate perchè nello stato di fatto sono inefficaci in caso di mareggiate. Il costo per sistemare i 4 km di costa si aggirerebbe secondo una prima stima attorno ai 7,2 mln di euro. Una situazione insomma che deve essere risolta con scelte che abbiano effetti sul medio e lungo periodo: gli operatori del sistema balneare hanno infatti rimarcato le difficoltà fortissime ad operare in una situazione di precarietà e incertezza nei confronti dei clienti e turisti. Interventi strutturali che a questo punto potrebbero essere finanziati recuperando fondi sull’apposito capitolo del dissesto idrogeologico.

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ASCOM FERRARA



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