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da: Centro Documentazione

Biblioteca del Centro Documentazione Donna via Terranuova 12/b – Ferrara venerdì 13 maggio 2016 ore 17
Converserà con l’autrice Maria Elena Cirelli

Erika Brandalesi è sempre stata appassionata di usi, costumi e tradizioni delle diverse culture e, nello stesso tempo, si è più volte interessata ai disturbi mentali. Per questo motivo all’università decise che la sua formazione professionale si sarebbe focalizzata sia su aspetti psichici sia culturali, e in particolare sulle diverse forme di sofferenza che può provare un immigrato.
In questo studio si è proposta di capire se, attraverso la collaborazione dei mediatori culturali, sia possibile rilevare alcuni dei fattori che contribuiscono ai disturbi dell’umore nel paziente straniero, oltre che ottenere maggiori informazioni relative all’interazione di aspetti psichici e culturali nel paziente stesso.
I risultati della ricerca sono dati dalle considerazioni generali e specifiche. Queste ultime sono rivolte a mostrare come le interpretazioni psichiatriche e quelle delle mediazioni, possano proporre due modi differenti di considerare lo stesso disturbo mentale.
Le considerazioni generali, invece, sono fattori emersi con maggiore frequenza, come ad esempio: l’impatto all’arrivo, la solitudine, la nostalgia, le discriminazioni percepite, la difficoltà di integrazione, la difficoltà nell’identificazione culturale, ecc.
Questo libro non è solo rivolto a coloro che credono nell’importanza del mediatore culturale nei servizi per migranti, ma anche per quelle persone che vogliono avvicinarsi a un approccio interculturale verso ciò che ritengono “diverso” da loro.

Erika Brandalesi è dottoressa in psicologia clinica-dinamica. Da tempo si occupa di disagio psichico dei migranti e ha svolto diverse ricerche e tirocini a Padova, Monselice, Bologna e Ferrara. Ha anche pubblicato con la casa editrice La Carmelina Cibo migrante, tavola mutante! (Ferrara, 2015) e prossimamente sarà presente sul web il suo sito www.air.education

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