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Iggi Pop e Godard all’Apollo

Articolo pubblicato il 18 Febbraio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da ufficio stampa Apollo Cinepark

Inizio settimana “sprint” per l’Apollo Cinepark!

Lunedì 20 febbario alle ore 21.00 arriva in sala il film in francese con sottotitoli “Le Mépris -IL DISPREZZO” di Jean-Luc Godard, per la rassegna “Il Cinema Ritrovato” in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Alberto Moravia, con Brigitte Bardot, Michel Piccoli, Jack Palance e la straordinaria partecipazione di Fritz Lang. Per la prima volta, e a più di 50 anni dalla sua uscita, il film viene distribuito in Italia nella sua versione integrale, in edizione restaurata da Studiocanal, in una edizione praticamente nuova.
Ai tempi della sua prima distribuzione italiana, la pellicola fu accorciata di una ventina di minuti, modificata nel montaggio, alterata nella fotografia, provato dell’imponente tema musicale di Georges Delerue ed affossata da un doppiaggio definito spesso demenziale.

Martedì 21 e mercoledì 22 alle ore 21.00 arriva in sala “GIMME DANGER”, di JIM JARMUSCH dedicato a IGGY POP e THE STOOGES. Jaramush racconta dello stile potente e aggressivo del rock ’n’ roll di ‘The Stooges’, che rappresentò una novità esplosiva nel panorama musicale della fine degli anni Sessanta. Aggredendo il pubblico con una miscela di rock, blues, R & B e free jazz, la band pose infatti le basi per quello che sarebbe stato chiamato nei decenni successivi il “punk rock alternativo” e venne così inserita dalla rivista Rolling Stone nella lista degli artisti immortali.
Protagonista assoluto è James Newell Osterberg, alias Iggy Pop. E’ proprio lui a narrare i suoi esordi alla batteria, suonata nella roulotte in cui è cresciuto, e poi i trascorsi nella band “The Iguanas” –il gruppo con cui ha suonato nella prima metà degli anni Sessanta fino al periodo degli Stooges, dal 1967 al 1974 (la reunion della band con una nuova formazione avverrà solo nel 2003).
Una carriera anarchica fatta di successi e cadute che lo hanno consacrato assieme a The Stooges come punto di riferimento assoluto del punk americano. Dalle sue parole emerge pian piano tutto ciò che ha fatto degli Stooges una band capace di cambiare l’immagine stessa del rock, del cinema, della moda, anche grazie al confronto con Velvet Underground, Nico, John Cale e incontri come quelli con Andy Warhol e naturalmente David Bowie.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani