I Sindaci del centrodestra ferrarese in pressing sulla Regione
Da: Fabrizio Pagnoni, Sindaco di Copparo
ZONA LOGISTICA SEMPLIFICATA, I SINDACI DEL CENTRODESTRA IN PRESSING SULLA REGIONE
PAGNONI, SALETTI, BERTARELLI E NEGRI: “ABBIAMO LE CARTE IN REGOLA PER ESSERE VALORIZZATI: OCCASIONE DA NON PERDERE PER IL TERRITORIO”
“I Comuni del ferrarese, insieme al Comune capoluogo, devono fare parte
della Zona Logistica Semplificata: è necessario aprire una nuova strada
logistico produttiva che guardi allo sbocco del porto di Ravenna, capace
di valorizzare le imprese presenti e attrarre investimenti per il
futuro”. E’ un appello a più voci rivolto alla Regione Emilia Romagna
quello lanciato dai sindaci dei Comuni di Copparo, Lagosanto, Comacchio
e Bondeno a sostegno della posizione espressa dal sindaco, Alan Fabbri,
che ieri ha sollevato la questione dell’esclusione di Ferrara (con il
suo Polo Chimico) dal novero dei Comuni interessati dal progetto
regionale. “Sosteniamo con convinzione la necessità di estendere il
perimetro della nuova Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna ad
altri territori e realtà del ferrarese – spiega Fabrizio Pagnoni,
sindaco di Copparo e Referente Enti Locali della Lega Salvini premier a
livello provinciale-. In primo luogo sono diversi i Comuni della nostra
provincia che presentano le caratteristiche funzionali e logistiche
adatte all’inserimento nella Zls, a partire dall’elemento sostanziale e
primario della contiguità con Ravenna al cui porto è stata riconosciuta
funzione di centralità”. La Zls inoltre, nel mettere in relazione
infrastrutture viarie, “si propone per la nostra provincia come
‘naturale’ chiave di volta nel potenziamento di strategie in essere,
penso all’idrovia, e in divenire, posto che i nostri obiettivi
convergono nel rafforzamento delle infrastrutture, siano strade, rotaia,
acqua o fibra, né mancano aree economiche di collegamento con il
contesto portuale ravennate – aggiunge Pagnoni -. Crediamo dunque nella
spinta propulsiva di questo progetto, grazie ai vantaggi che potrà
portare alle imprese insediate, a partire dai benefici di carattere
procedurale e di semplificazione burocratica, e grazie alle condizioni
favorevoli per le aziende che vi si vogliano stabilire: la ricaduta,
siamo certi, potrà investire l’intera provincia e il suo tessuto economico”.
L’idea dei sindaci di centrodestra è quella di far inserire nella nuova
area, vantaggiosa in termini logistici e produttivi, tutte le realtà
territoriali che hanno o possono attivare realtà produttive capaci di
relazioni interprovinciali e legate alla logistica del porto, a partire
da Bondeno (che vanta uno scalo ferroviario dedicato alle merci), fino a
Comacchio, potenzialmente capace di crescere e attrarre nuove economie
produttive.
Sul tema interviene il sindaco di Bondeno, Simone Saletti: “Ci sono
Comuni nella nostra provincia che hanno tutte le carte in regola per
rientrare in queste aree, avendo la possibilità di essere più attrattivi
anche per nuovi insediamenti produttivi incentivati da tempi celeri per
il rilascio delle autorizzazioni necessarie e sgravi che i singoli
comuni possono concedere”. Rilancia il sindaco di Lagosanto, Cristian
Bertarelli: “Rientrare in queste aree è importante e in alcuni casi
vitale per i comuni, per promuovere e incentivare lo sviluppo di nuove
realtà e insediamenti produttivi, rafforzando quelle presenti, e creando
ulteriori opportunità lavorative e occupazionali per tutto il
territorio” e Pierluigi Negri sindaco di Comacchio conclude: «La nostra
provincia non può essere esclusa dal progetto che metterà in relazione
infrastrutture ed aree produttive con il porto di Ravenna, che già
coinvolge 8 provincie e 18 Comuni. È una opportunità per la nostra
economia anche sotto il profilo della semplificazione amministrativa”.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)