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I ringraziamenti del Sindaco agli archeologi e ai volontari impegnati nel sito di Santa Maria In Padovetere

Articolo pubblicato il 12 Dicembre 2014, Scritto da COMUNE DI COMACCHIO

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Ieri pomeriggio è terminato il ciclo di visite guidate gratuite nell’area archeologica di Santa Maria in Padovetere, dove a fine settembre sono state riportate alla luce un’imbarcazione lignea databile all’epoca romana e una piroga alto-medievale, congiuntamente a frammenti ceramici e resti ossei umani e bovini. Con il sopraggiungere dei rigori dell’inverno e in attesa dello stanziamento di ulteriori risorse annunciate dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, i lavori nello scavo archeologico saranno sospesi. A protezione dello scafo della nave romana saranno poste apposite coperture con sacchi di sabbia e teli in grado di fungere da barriera contro gli agenti atmosferici. Le visite guidate gratuite hanno riscontrato vivo interesse ed apprezzamenti, da parte di un pubblico sempre più numeroso. A nome dell’Amministrazione Comunale il Sindaco Marco Fabbri rinnova sentiti ringraziamenti per la proficua collaborazione alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e agli archeologi intervenuti nello scavo: Lorenzo Zaniboni (capo-cantiere), Elisa Costa dell’Università di Venezia, (esperta di archeologia navale e di disegno in 3 D), Guido Muratori e Carla Buoite della ditta Epic di Milano che si è aggiudicata la gara d’appalto, Marco Bruni, l’archeologo che ha messo a disposizione la propria abitazione per i colleghi, Edoardo Pasotto, Umberto Crupi, Cristina Failla e Giorgia Sardelli dell’Università di Ferrara, Chiara Salandin e Alice Lucchini dell’Università di Bologna, Giuliano Manzali ed Ermanno Molinari, volontari del Gruppo Archeologico Ferrarese. Un ringraziamento speciale è rivolto alle apprezzatissime guide Silvia Laura Benedetti ed Antonio Cinti della Parrocchia del Duomo e a Carla Lanfranchi, presidente del Gruppo Archeologico Ferrarese per aver promosso le visite in Valle Pega, accompagnando ogni settimana tanti nuovi appassionati visitatori. I dipendenti comunali, dagli operai ai funzionari del Servizio Cultura, ai tecnici del Settore Lavori Pubblici si sono prodigati per assicurare la migliore riuscita a tutte le iniziative nell’area archeologica di Santa Maria in Padovetere. Preziosa la collaborazione del Ced, del Settore Servizi Finanziari e di Delta Web per la prima conferenza stampa in diretta streaming, svoltasi in Valle Pega il 19 ottobre scorso, in presenza del Ministro Franceschini e del Soprintendente Marco Edoardo Minoja. Da ultimo, ma non per ultimo, vivo apprezzamento per il lavoro svolto è riservato al direttore scientifico dello scavo, il funzionario archeologo della Soprintendenza Mario Cesarano. “L’impulso verso la promozione del territorio attraverso la valorizzazione del suo patrimonio storico e culturale – riconosce il Sindaco Marco Fabbri – sta andando nella giusta direzione grazie all’impegno sinergico tra istituzioni, privati, studiosi, scuole e volontari.”

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani