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I primi tre anni di Grisù tra novità e conferme

Articolo pubblicato il 1 Marzo 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Ufficio comunicazione di Factory Grisù

Si è svolta il 26 febbraio 2019 l’assemblea dei soci di Factory Grisù, con l’approvazione del bilancio e il rinnovo dell’organo direttivo.

Il Consorzio giunge così al suo terzo anno di vita. “È stato un periodo di partenza prevalentemente dedicato ai cantieri – dice Massimo Marchetto, presidente del consorzio – per abilitare gli spazi e renderli fruibili non solo per le imprese, ma anche per i cittadini. L’ex caserma dei Vigili del Fuoco è sempre più aperta all’uso di tutti, grazie alla sistemazione, messa a norma progressiva e abbattimento delle barriere architettoniche nei numerosi spazi che compongono l’edificio.” In merito allo sviluppo del progetto di hub creativo: “Abbiamo raggiunto le 20 imprese insediate all’interno della struttura, nelle quali lavorano oltre cinquanta persone.” L’obbiettivo strategico è di aprire il consorzio alla partecipazione di imprese interessate alla creazione di filiere nell’ambito dell’Industria Culturale Creativa, indipendentemente dall’insediamento stabile nell’edificio.

Il 29 di marzo ci sarà l’inaugurazione di Hangar Birrerie, in occasione del festival di fotografia Riaperture. Sono previste una serie di anteprime in occasione di concerti programmati l’1, l’8, il 9, il 15 e il 22 marzo. Hangar Birrerie non sarà solo un ristorante ma un vero e proprio punto di riferimento per i ferraresi, con spettacoli musicali ed eventi culturali, senza trascurare l’opportunità di organizzare eventi aziendali, grazie alla disponibilità di diverse sale all’interno della factory.

Il nuovo consiglio direttivo eletto dall’assemblea dei soci è così composto:

Presidente: Massimo Marchetto

Consiglieri: Sara Bertelli, Daniele De Rosa, Matteo Fabbri, Gianni Fantoni, Alberto Minotti, Miriam Surro

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani